don Cristiano Mauri โ€“ Commento al Vangelo del 28 Settembre 2020

 
La radura

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.

Note per la comprensione del brano.

Fin qui Gesรน ha operato con parole e opere mostrandosi come Colui che realizza lโ€™anno di grazia del Signore: ha guarito, annunciato misericordia, liberato dal male, nutrito.

In lui si comincia a vedere la vera identitร  di Dio, quella dellโ€™amore compassionevole e della misericordia gratuita. 

I poveri lo accolgono, mentre viene rigettato da coloro che avevano costruito la loro esistenza su logiche alternative al volto del Padre che lui annuncia.

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Anche i suoi discepoli mostrano qualche fatica nel comprendere il suo stile, il suo insegnamento e la prospettiva della sua missione: il primo annuncio della Croce ha giร  incontrato la loro incomprensione.

Il testo dice che la discussione ยซsi insinuaยป come una presenza esterna che intende interporsi tra i discepoli e la parola del Maestro.

La domanda su chi รจ il piรน grande รจ il manifesto di un pensiero esattamente opposto agli insegnamenti che stanno ricevendo. Allo stile del servizio e della fraternitร  proposto da Gesรน, i dodici preferiscono seguire lโ€™istinto di prevalere sullโ€™altro, guardando il prossimo come un predellino su cui elevarsi invece che come un dono di fronte cui inginocchiarsi.

Per ribaltare la prospettiva, il Maestro chiama in causa la categoria piรน inutile: il bambino, ai suoi tempi, era unโ€™appendice della donna che era a sua volta unโ€™appendice dellโ€™uomo. Simbolo dellโ€™inutilitร  e della incapacitร , considerato un peso e una mera uscita economica, la relazione con lui aveva ben poca importanza.

Gesรน si identifica quindi con lโ€™inutile, con colui che รจ piccolissimo. Identificando Dio stesso con ciรฒ che รจ piccolissimo, dice ai suoi: non aspirate a prevalere, aspirate piuttosto alla grandezza in quanto tale. Non รจ un brutto desiderio volere la grandezza di Dio, anzi, ma per essere grandi come Lui รจ grande occorre essere piccolissimi.

La grandezza di Dio consiste proprio in questo. Essere debole, estremamente rispettoso della libertร  altrui, capace di non imporsi, di vivere la discrezione, di accettare la propria inutilitร  agli occhi degli uomini. Il fatto che Dio si identifichi con un bambino dice la sua volontร  di essere, al limite, โ€œinutile e irrilevanteโ€.

La conclusione mostra che la lezione del Maestro รจ poco servita. La volontร  di prevalere persiste nei discepoli, passando dal piano personale a quello di gruppo.

รˆ lโ€™idolatria del ยซnoiยป, il farsi potenza del gruppo, lโ€™esclusivismo settario che sposta Gesรน dal centro per mettervi lโ€™appartenenza e la militanza. Non conta piรน il Signore e il legame con Lui, bensรฌ conta ยซessere dei nostriยป.

Luca registra qui un probabile rischio nelle prime comunitร , trasportandolo nellโ€™esperienza degli apostoli e segnalandolo come pericolo per le comunitร  cristiane di ogni tempo.

Spunti per la riflessione sul testo.

Gesรน รจ uno spazio.

Uno spazio libero in cui i bambini, le donne, gli uomini possono essere, gli emarginati ritrovarsi, i sofferenti riaversi, gli sconfitti rivalutarsi, gli oppressi alzare il loro grido.

Una radura ariosa in cui ci sia posto abbondante per la voce di ognuno, nella quale ciascuno abbia lโ€™opportunitร  di dare libero espressione alla propria persona, tracciando il proprio personale cammino, gustando della possibilitร  di incrociarlo e condividerlo con quello degli altri. Con piena libertร  e con pari diritti.

Mentre i discepoli vogliono occupare spazi e posti, preoccupati che altri prendano i loro, Gesรน ama e salva facendo spazio allโ€™altro e chiedendo che si faccia altrettanto.

Impegnarsi per lo spazio di libertร  altrui, ma anche pensarsi come un luogo ospitale in cui il prossimo possa essere, far udire la propria voce, seguire i propri desideri, combattere le proprie battaglie.

Il che vuol dire, concretamente, darsi da fare perchรฉ vi siano le condizioni materiali affinchรฉ ciรฒ accada.

Facendo sempre attenzione a quel modo sottile e pericoloso di essere impedimento e ostacolo allโ€™altro, che sta nel sostituirsi a lui, imboccandogli le parole, obbligandone i passi, inquadrandone i pensieri.

Gesรน fa spazio, mentre i discepoli sono tentati di toglierne.

รˆ lรฌ che ci giochiamo il Vangelo anche oggi.

[โ€ฆ] Continua quiโ€ฆ

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