Perchรฉ chiunque crede non rimanga nelle tenebre.
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Il grido di Gesรน dร alle sue parole il tono perentorio di una scossa che richiami un ascolto attento e serio. Il suo discorso ha il carattere di una rivelazione, che deve essere fortemente proclamata e chiaramente udita.
Utilizzando i verbi ยซcredereยป e ยซvedereยป come sinonimi, lโesclamazione non lascia dubbi: in lui si incontra il Padre che lo ha mandato.
La fede in Dio prende cosรฌ una forma molto concreta: seguire Cristo, in un rapporto di affidamento-amicizia a lui e con lui, riconosciuto come Figlio inviato dal Padre.
Il discorso di Gesรน prosegue, poi, ricapitolando il senso della sua venuta.
Il ยซmondoยป รจ ยซtenebraยป, cioรจ un luogo segnato dallโalienazione dellโuomo, votato allโillusione e alla morte. La venuta del Figlio che rivela la realtร di Dio, porta la ยซluceยป, cioรจ permette a chi crede di uscire dalla ยซtenebraยป comprendendo il senso autentico dellโesistenza.
Giovanni lโaveva anticipato nel prologo: il Verbo โ il Logos โ che era presso Dio entra nel mondo come ยซluceยป, come ciรฒ che consente di vedere, orientarsi, interpretare.
La ยซluceยป richiama lโidea del senso delle cose, che ciascuno cerca e si impegna a costruire, perchรฉ senza dare un senso a ciรฒ che viviamo, sperimentiamo la sensazione di ยซnon vivere davveroยป.
Non รจ da intendersi perรฒ secondo lโidea che รจ stabilito per noi un significato โa prioriโ di ogni singolo evento della nostra vita. Piuttosto, venendo nel mondo, il Figlio manifesta e annuncia la possibilitร che ognuno possa fare di sรฉ e della propria vita uno spazio di significati personali e originali.
La ยซvita nellโamoreยป che รจ venuto a rivelare rappresenta quellโorizzonte fondamentale nel quale dare personalmente senso alle cose.
Questa rivelazione รจ accompagnata da un giudizio, ma รจ importante ribadire che lโofferta e lโintenzione di salvezza hanno senza alcun dubbio la precedenza.
Lo scopo fondamentale della venuta del Figlio non รจ infatti giudicare e annientare il mondo, bensรฌ portarlo a salvezza, che รจ la vita in comunione con Dio.
Il giudizio sulla vita di una persona non รจ opera di Cristo, ma resta nelle mani dellโuomo stesso. Accettare o non accettare Gesรน come il Rivelatore del Padre รจ il discrimine tra una vita ยซnella luceยป e una vita ยซnelle tenebreยป.
Da parte del Padre cโรจ unโofferta di vita piena attraverso le parole del Figlio. Nelle mani dellโuomo cโรจ la possibilitร e responsabilitร di โgiudicareโ la propria esistenza scegliendo la Vita โ cioรจ accogliendo Gesรน โ o un destino di lontananza definitiva da Dio โ rifiutando le parole del Cristo.
Spunti per la riflessione sul testo.
Che il Cristo si paragoni alla luce รจ bellissimo.
Pensarlo come una presenza discreta ma tangibile che si fa tuo compagno per โmetterti nelle condizioni diโ, come una parola dโamore che si accende sulla tua vita perchรฉ tu possa viverla in pienezza , nella libertร di riempirla di significati e valori.
E me lo immagino a volte dire: ยซNon passate il tempo a guardare a me, con le mani in mano. Vi ho illuminato il mondo, sarร il caso di occuparseneยป.
Ma senza pretendere, senza forzare, senza vincolare. Continuando a far luce anche per chi non sembra farsene nulla.
E quanto Vangelo, anzi, quanto Cristo cโรจ in chi con il suo modo di essere โmette gli altri nelle condizioni diโ? In chi offre qualcosa di sรฉ perchรฉ il suo prossimo sia libero di comprendere, volere, scegliere, fare, vivere.
Senza la pretesa di essere โla Luceโ, ma con la discreta ambizione di fare un poco di luce nel buio che a volte cโรจ.
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