don Cristiano Mauri – Commento al Vangelo del 24 Settembre 2021

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False croci.

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.

Nella croce non c’è nulla di buono al di fuori di Gesù, della sua volontà d’amore, di misericordia e di salvezza.

La croce è uno strumento di tortura e morte. È dolore, sofferenza, ingiustizia. È rifiuto, tradimento, solitudine. Violenza, volontà di distruzione, rabbia furiosa.

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Nella croce c’è tutto quel che Gesù ha combattuto con le parole e con le opere e che rifiuta fino alla fine.

Ma poi si è cominciato a indorare le croci. In senso lato e non.

A parlarne come di una cosa buona e giusta, perfino desiderabile, costruendoci sopra tutta la teoria della “sana” sofferenza, del giusto sacrificio e della remissiva sottomissione alle cosiddette prove della vita.

Un’occasione per dare una dimostrazione di forza, seppur mascherata da debolezza. I martiri non sono forse decantati come quelli che hanno dimostrato di essere così forti da affrontare la morte?

Sull’evento che rivela il volto di un Dio scandalosamente debole, si è costruita una spiritualità della forza e dunque del potere, il quale inevitabilmente stabilisce gerarchie e con esse disuguaglianze.

Ma così, cosa rimane del modo in cui Gesù ha portato quella croce?

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