Donne, uomini e Vangelo.
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
C’erano Pietro, Giacomo e Giovanni, la cerchia ristretta all’interno dei Dodici. I tre con i quali Gesù stabilisce una relazione privilegiata.
E poi ci sono Maddalena, Giovanna e Susanna. La corrispondenza è troppo evidente per essere casuale.
- Pubblicità -
Evidente e clamorosa. Anzi, rivoluzionaria a ben vedere. Considerata la presenza delle donne alla crocifissione, alla sepoltura e alla tomba vuota, proprio quando i Dodici letteralmente spariscono, la loro figura diventa imponente, decisamente troppo.
Scrive F. Bovon nel suo commentario a Luca: «Per la sensibilità del tempo la libertà che Gesù si prende di chiamare delle donne come discepole è del tutto inconcepibile e la libertà di queste donne che lascino il loro ambiente familiare per unirsi alla comunità attorno a Gesù non lo è di meno».
Ma nemmeno la chiesa delle origini resse un simile urto alle categorie del suo tempo.
Ancora Bovon dice: «Che le donne siano state confinate in attività di diaconia corrisponde alla tendenza della chiesa, ma non alle intenzioni di Gesù. È certo che la Maria di Magdala storica è stata testimone della risurrezione, privilegio che successivamente le è stato negato; Luca stesso la relega nelle attività pratiche. La donna aveva solo un ruolo marginale nella società del tempo. Mentre una simile situazione di sfavore spinge il Gesù storico a cercare la compagnia di Maria di Magdala, la memoria della chiesa ha ristretto questi legami unicamente ai piani agiografico e apologetico».
Che Il Vangelo dovesse essere annunciato, vissuto e interpretato intrecciando maschile e femminile in piena armonia, pari dignità ed uguali responsabilità era nella volontà di Gesù.
C’è ancora molto da fare per realizzarla appieno.
Iscriviti alla mailing list: https://vangelodelgiorno.labottegadelvasaio.net/iscriviti/