Anticlericali Per Fede
Commento al Vangelo del martedì della quinta settimana di Quaresima (Gv 8, 31-42) di don Cristiano Mauri.
Trascrizione parziale del video (qui tutta)
Gesù era un anticlericale.
Ma un vero anticlericale. Mica come quei dilettanti che pensano basti parlare male dei preti per esserlo.
Lui era anticlericale sul serio, in senso etimologico.
Perché l’etimologia insegna che la parola «clero» proviene dal greco κλάω (= spezzare, frazionare) e anticamente faceva riferimento a un possedimento, un pezzo di terra la cui proprietà si trasferiva ereditariamente da una generazione all’altra.
Fu in seguito che, per estensione del concetto, divenne prima sinonimo di popolo che «ha un’eredità in cielo», per poi trasferirsi sui sacerdoti intesi come «parte eletta» dello stesso popolo.
Gesù, dunque, di «clero» era circondato.
Eccoli lì nel Vangelo di Giovanni, quei Giudei che avevano creduto in lui ripetergli: «Noi siamo stirpe di Abramo… Nostro padre è Abramo… Noi abbiamo un solo padre, Iddio».
Santi per discendenza. Eletti per codice genetico. Eredi per diritto. Elitari e identitari. Clericali, appunto, pure della peggior specie, con quella sfumatura di superiorità nazionalista.
Figli di Abramo, evidentemente non per merito ma per fortuna, si erano trovati tra le mani il tesoro inestimabile della promessa che Dio aveva fatto al loro patriarca.
Ma anzichè fare del loro deposito ereditario un motivo di umile riconoscenza, una ragione di impegno per corrispondere al dono ricevuto, lo riducevano a carburante per la loro arroganza e la loro presunzione di giustizia.
Erano la natura, il sangue dell’etnia, il diritto dell’appartenenza a garantirli da ogni pericolo di tradimento verso Dio e alla Sua alleanza.
[…]
Leggi tutta la trascrizione del video sul sito di don Cristiano.
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Se il Figlio vi farà liberi,
sarete liberi davvero.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 31-42
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se
rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la
verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo
discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come
puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette
il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre
nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà
liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma
intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza
in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque
fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste
figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di
uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo,
Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un
solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi
amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me
stesso, ma lui mi ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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