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don Cristiano Marcucci – Commento al Vangelo del 10 Novembre 2024

Domenica 10 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 12, 38-44

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Finitudine dellโ€™amore umano

Commento biblico di don Cristiano Marcucci

Trascrizione (non rivista) generata da YouTube e arrangiata tramite IA.

I Testi Sacri hanno il compito di decodificare il mondo interiore o, se volete detto in altri termini, hanno l’obiettivo di svelare ciรฒ che non si vede. Il cuore รจ l’anima della realtร : da lรฌ dipende tutto. La forma esterna ha valore nella misura in cui corrisponde a quella interna; altrimenti, vivo uno scollegamento.

Vi prego, amici, tutti in variegate forme lo siamo. Possiamo dire che tutti abbiamo due vite, che dipendono da due registri: una vita interna e una esterna. Posso avere un mio collega da anni che non sopporto, antipatico. Eppure, tutte le mattine al lavoro: “Buongiorno, che bello, come stai?”. Mh, cose di questo tipo.

L’importante รจ dirselo e coglierlo chiaramente. Dice molto di piรน un livello piรน profondo, ma avremo modo di parlarne.

Vediamo. Diciamo che in questa scena dell’obolo della vedova abbiamo due situazioni apparentemente simili nella forma, ma molto diverse nella sostanza. Anzi, questa scena รจ costruita a specchio in due parti simmetriche. รˆ una tecnica letteraria della Bibbia, utilizzata per dare risalto al messaggio che si vuole veicolare. Di solito si sviluppa in questo modo: nella prima parte della narrazione vengono descritti elementi apparentemente positivi, diciamo ci sono delle buone premesse, ma poi il risultato si svela pessimo. Successivamente, nella seconda parte narrativa, vengono presentati altri elementi apparentemente, come dire, negativi o semplicemente futili. Quindi, delle premesse negative o insignificanti, ma poi il risultato si svela positivo, anzi eccellente.

Per portare un esempio illustre, questo รจ lo schema del primo capitolo del Vangelo di Luca, le famose due annunciazioni costruite in parallelo a Zaccaria e a Maria. Nella prima, tutto รจ bello: siamo a Gerusalemme, la cittร  santa, il tempio stellare, un clima religioso, un grande rituale, un sacerdote nella Santa Sorum. Tutto incredibile, il risultato? Incredulitร . Assolutamente negativo. La seconda: siamo a Nazaret, un paese sfigato, insignificante, una giovane per di piรน donna, in casa, nessuna preghiera, nessun rituale. Sembra tutto ordinario, scontato. Eppure, il risultato รจ incredibilmente positivo: la Fede.

Qui, amici, accade lo stesso. Siamo nel tempio, il tema รจ quello delle offerte, dell’elemosina, quindi il tema del dono. Amici, chi sa amare dona, chi non sa amare deve sempre ricevere, trattenere, elemosinare. Non dona, lui chiede disperatamente amore.

Nella prima parte della scena troviamo uno scriba, cioรจ una persona riuscita, economicamente stabile, affermata, religiosa, cioรจ benedetta, socialmente importante. Depone un’offerta, e Gesรน sottolinea che รจ il superfluo, come i pochi spiccioli che doniamo al mendicante di turno, noi tutti, senza guardarlo negli occhi. Vi prego, se donate qualcosa a qualcuno, almeno guardatelo negli occhi e prendeteci un caffรจ insieme, anche se non lo capisce. Quindi, diciamo che lo scriba รจ una persona che possiamo definire immatura nell’amore: molta forma e poca sostanza, ricchezza esterna e povertร  interiore.

La protagonista della seconda parte della scena, invece, รจ una povera vedova: una persona sola, una persona economicamente instabile, socialmente insignificante, sofferente, fragile, possiamo dire maledetta. Perchรฉ, all’epoca, vi ricordo che le disgrazie, le malattie, erano considerate maledizioni: “Dio ha voluto cosรฌ”. E questa donna depone pochissimo oggettivamente, ma di fatto รจ tutto ciรฒ che possiede. Gesรน sottolinea che dona tutto quello che ha, quindi una persona matura nell’amore: poca forma e molta sostanza, povertร  esterna ma grande dignitร , grande ricchezza interiore.

รˆ decisiva la condizione di questa donna: รจ vedova. Che cos’รจ la vedovanza, amici? Da qui lo slogan di questo input di insegnamento: perdere l’amato. Vi ricordo che in quel contesto culturale non esisteva tutela sociale ed economica per questa categoria. Una donna vedova era sostanzialmente finita, non solo senza amore, ma neanche con i bisogni primari. La vedova, o meglio la vedovanza, รจ una separazione non scelta, subita. Viene a mancare il partner. Perchรฉ esiste la separazione scelta da almeno uno dei due, quando si esaurisce l’amore. E l’amore, lo sappiamo, ha bisogno di due “sรฌ” da rinnovare costantemente, perchรฉ quel “sรฌ” che ci dicemmo allora, mettendoci insieme, oggi non vale piรน. Siamo profondamente cambiati, di quel “sรฌ” di 10, 20, 30 anni fa non รจ rimasto nulla. O lo rinnoviamo costantemente insieme, altrimenti appellarmi a quel “sรฌ” serve a poco, perchรฉ noi viviamo nel qui e ora.

Ma esiste anche, appunto, la separazione subita, quando uno dei due muore fisicamente. Nella prima separazione termina l’energia dell’amore, attenti eh, non c’รจ una fine biologica ma interiore. Nella seconda, l’energia d’amore continua. Cioรจ, c’รจ la fine, la morte biologica, ma non interiore. E vi ricordo che nel mondo spirituale non esiste la distinzione mentale che abbiamo noi: morte, vita. Pertanto, la relazione con una persona non dipende dalla biologia, se fisicamente in vita, ma dal cuore.

Ecco perchรฉ la Bibbia dice che il mondo interiore รจ da lรฌ che dipende tutto. Cioรจ, posso avere una relazione con una persona defunta e non averla con una persona che mi sta accanto, viva. Posso avere due genitori, uno in cielo, uno in terra, e con quello del cielo avere un rapporto profondissimo, bello, d’amore, perchรฉ spesso le relazioni si nutrono piรน dell’assenza che della presenza. Tutti le riscopriamo. E viceversa, posso avere un genitore vivente e vivere un blocco. Quindi, con questo secondo genitore, se non sto in relazione, vediamo il meccanismo dell’amore.

Quando incontro qualcuno, ogni relazione amorosa, ma anche una passione, un’amicizia, apre in me mondi infiniti. Cioรจ, ogni esperienza d’amore svela pezzi di me e del mondo. Un’esperienza che abbiamo fatto tutti, almeno, insomma, spero. Perchรฉ questo accade? Intanto perchรฉ non vedo piรน solo me e il mondo con due occhi, ma con quattro. Non vedo piรน da un solo punto di vista, ma si apre un altro sguardo sul mondo. Ma soprattutto, grazie all’incontro con l’altro, posso incontrare soprattutto me stesso: si svela un mondo di me.

L’incontro d’amore di qualsiasi tipo, se vero, apre amici dentro e fuori di me. Ma lo stesso vale per un maestro spirituale. Io ne ho avuti un paio sostanziali, che mi hanno cambiato la vita. Un libro profondissimo. Sempre, quando incontro un amore, quando c’รจ un incontro, un incontro vero, un incontro d’amore, ho un ampliamento della coscienza. Ogni vero amore รจ catartico. Esiste un prima e un dopo.

Questo รจ il motivo per cui amo la Divina Commedia e l’enneagramma. Perchรฉ, da subito, uno circa 30 anni fa, l’altro circa 20 abbondanti, sono stati incontri d’amore. Non sono stato io a leggere i testi, ma i libri a leggere me. Questo fa l’amore. Cioรจ, non sono io ad andare, ma รจ lui che viene. E questo accade, amici, con la Divina Commedia e con l’enneagramma, ancora oggi. Come ogni vero amore, non รจ soltanto un innamoramento di un momento, un fuoco, come si suol dire, di paglia. Al contrario.

Quando perdo qualcosa o qualcuno, si chiude una parte del mondo, e una parte di me. Non perdo solo te, ma tutto il mondo condiviso con te. Cioรจ, sto dicendo che se l’incontro apre, la perdita chiude; se l’amore edifica, la perdita demolisce. Pensate a una separazione, appunto, o pensate anche a un fallimento lavorativo. Niente รจ piรน come prima. รˆ la caratteristica di ogni lutto. Esiste anche qui un prima e un dopo, perchรฉ non perdo solo te, ma il mio mondo con te.

La morte fisica, nel caso della vedovanza, รจ definitiva, come appunto il carattere definitivo รจ per sempre. L’esperienza del lutto di una persona cara รจ il per sempre. Cioรจ, non c’รจ possibilitร  umanamente di ritorno. E allora cogliete perchรฉ questa donna puรฒ donare tutto: perchรฉ ha perso tutto, ha perso l’amato del suo cuore, il suo sposo. C’รจ un altro esempio meraviglioso, biblico, che mi commuove sempre di grande generositร : c’รจ un’altra donna capace di donare tutto nella Bibbia. L’amore รจ tendenzialmente femminile, perchรฉ l’amore, appunto, come insegna il maestro Massimo Recalcati, รจ sempre donna ed รจ sempre eterosessuale. รˆ quello della prostituta che lava i piedi a Gesรน con un olio preziosissimo e costosissimo, e i discepoli, in particolare Giuda, si scandalizzano di quello spreco. Cioรจ, questa donna spende un capitale immenso, non calcola nell’amore, ama totalmente, senza riserve. Perchรฉ prostituta? Semplicemente perchรฉ non ha nulla da difendere.

In questa chiusura, c’รจ il massimo dell’amore. Quando perdo una persona cara, la relazione non finisce, ma si trasforma. Si trasforma in qualcosa di diverso, che non รจ piรน visibile con gli occhi, ma che vive dentro di me, nelle emozioni, nei ricordi, nei valori condivisi. In questo senso, l’amore non รจ mai veramente perduto. La separazione fisica non implica la separazione spirituale, ma una nuova modalitร  di connessione.

Ecco perchรฉ la vedova nel tempio, pur avendo perso tutto, in realtร  possiede la ricchezza piรน grande: quella interiore. Non รจ il denaro che ha valore, ma la sua capacitร  di donare ciรฒ che ha di piรน prezioso, cioรจ se stessa. รˆ in questa rinuncia totale che risiede la vera grandezza. La vedova non sta facendo un semplice gesto di caritร , ma sta vivendo un atto di profonda fede e amore.

Questa scena, dunque, ci invita a riflettere su ciรฒ che davvero conta: non la quantitร  o la visibilitร  delle nostre azioni, ma la sinceritร , la generositร , e la profonditร  del nostro cuore. รˆ l’amore che dร  valore ai nostri gesti, non la loro apparenza. L’amore che siamo in grado di offrire, anche nelle difficoltร , che determina la nostra ricchezza piรน grande.

Alla fine, il messaggio รจ chiaro: ciรฒ che conta non รจ ciรฒ che possediamo, ma come scegliamo di donare e vivere ciรฒ che abbiamo. La vera ricchezza non รจ esteriore, ma รจ quella che risiede nel nostro cuore.

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