Commento al Vangelo di domenica 12 gennaio 2025 a cura di don Claudio Luigi Fasulo – Sanremo.
Trascrizione generata automaticamente da Youtube e rivista tramite IA.
Eccoci giunti al termine del tempo di Natale. La liturgia, con il Battesimo di Gesรน, fa finire questo tempo e farร ricominciare il tempo ordinario. Tra Natale e il Battesimo di Gesรน c’รจ un salto temporale di 30 anni: 30 anni di silenzio trascorsi a Nazaret. Un tempo dove il Dio fatto uomo, il bambino, lโadolescente, il giovane Gesรน impara a crescere. Cresce in sapienza, cresce in grazia e cresce anche in etร . Vive questi 30 anni in una quotidianitร ordinaria, proprio come la nostra, che a volte, senza ipocrisia, ci pesa.
Ma รจ lโordinarietร che ci fa incontrare la straordinarietร della vita. Non dobbiamo sempre fare cose straordinarie, ma dobbiamo vivere il tempo ordinario incontrando lo straordinario. Gesรน, in 30 anni, impara a vivere e cosรฌ poi si realizza. Oggi non c’รจ piรน voglia di attendere, di costruire, di voler formare.
Gesรน, in questo silenzio, perchรฉ nessun evangelista parla dei 30 anni di Gesรน (tranne quando si parla del suo ritrovamento al tempio da parte di Maria e Giuseppe quando aveva 12 anni), ci fa scuola. Questo silenzio va in contraddizione con lโepoca attuale, dove vogliamo tutto e subito. Abbiamo sempre fretta di ottenere, di avanzare. E se invece fosse giusto accogliere, facendo maturare, senza bruciare troppo le tappe del tempo?
Il Battesimo di Gesรน ci fa capire questo: che ogni passo รจ importante nella vita e che ogni passo deve essere fatto con i tempi di Dio e non con i tempi del proprio io.
Veniamo al Vangelo di questa domenica
ร il Vangelo di San Luca, un brano sintetico ma ricchissimo di dettagli. Desidero soffermarmi, seppur brevemente, su tre frasi.
- La prima: “Viene colui che รจ piรน forte di me”, di Giovanni Battista.
- La seconda: “Gesรน stava in preghiera”, dellโevangelista San Luca.
- La terza: “Tu sei mio figlio”, la voce di Dio.
Vediamo un po’ nel dettaglio queste tre frasi.
1. “Viene colui che รจ piรน forte di me”
Il Vangelo inizia con Giovanni Battista, il cugino di Gesรน. Lui poteva sentirsi un leader assoluto, e invece fa il contrario. Non si esalta, non si gonfia, ma si mette a servizio. Se vuoi veramente fare esperienza di Dio, cerca di non scambiarti per Dio. Sii ciรฒ che sei veramente: riconosci i tuoi limiti, ma riconosci anche i tuoi talenti.
Giovanni Battista si riconosce un uomo con limiti e debolezze. Infatti dice: “Non sono degno di slegare i sandali”. Perรฒ รจ un uomo che riconosce anche le qualitร e i talenti che Dio gli ha messo tra le mani. Infatti si sente chiamato ad annunciare Dio nonostante la sua vita. Che bello questo approccio di Giovanni Battista! Che sia il nostro approccio nel 2025: non riconoscersi sempre i migliori, ma sapere che Dio ci puรฒ rendere migliori.
2. “Gesรน stava in preghiera”
Gesรน prega per scoprire chi รจ veramente. Il Battista lo trova in preghiera. Gesรน trova il tempo per pregare. Se non si trova il tempo per pregare, non si trova il tempo per ascoltare, per accogliere e per farsi abitare dalla Parola di Dio.
Il tempo della preghiera non รจ un tempo che diamo a Dio per fare un favore a Dio o per chiedere grazie, scambiandolo quasi come fosse Aladino. No, il tempo della preghiera รจ il tempo che noi doniamo a noi stessi affinchรฉ Dio possa parlare alla nostra vita. La preghiera non รจ il fare, la preghiera รจ lo stare, lo stare con Dio. E quanto abbiamo bisogno di stare con Dio! Gesรน stava in preghiera.
La preghiera รจ un tempo prezioso per nutrire lโanima e la vita. Come il fisico ha bisogno di mangiare, cosรฌ anche la tua anima ha bisogno di pregare. Quanto tempo dedichi alla preghiera in questo 2025? Riscopri la ricchezza, la bellezza, la preziositร della preghiera per vivere in pace con la tua vita, con gli altri e con Dio.
3. “Tu sei mio figlio”
Gesรน, in preghiera, capisce che Dio Padre lo stima, lo ama, lo benedice, cioรจ dice bene di lui. Ecco, questa frase รจ per ognuno di noi, e lโabbiamo ricevuta il giorno del battesimo: “Nonostante tutto, tu sei amato e il suo amore supera il tuo peccato. Nonostante tutto, la tua vita รจ molto piรน grande delle tue debolezze. Nonostante tutto, tu rimani prezioso, speciale, unico agli occhi di Dio.”
La voce che esce dalle nubi durante il Battesimo di Gesรน รจ per ogni battezzato. Che bello sapere che Dio ti dice: “Tu sei il figlio mio, lโamato. In te ho posto il mio compiacimento.” Ti prego, credilo, perchรฉ tu sei lโamato, anche se a volte hai dei dubbi. Tu sei il compiacimento di Dio. Tu sei un dono di Dio. Grazie al battesimo siamo figli di Dio, siamo eredi della pienezza divina.
Il battesimo รจ il piรน grande regalo ricevuto. ร una tradizione, un sacramento. Mi piace definirlo come un abbraccio di Dio che scorre per tutti i secoli e arriverร alla fine del mondo.
Concludo con una frase di San Gregorio di Nazianzo
Un Padre della Chiesa del 330. Lui scrisse, a proposito del battesimo, queste parole:
“Il battesimo รจ il piรน bello e magnifico dei doni di Dio. Lo chiamiamo dono poichรฉ รจ dato a coloro che non portano nulla. Lo chiamiamo grazia perchรฉ viene elargito anche ai colpevoli. Lo chiamiamo battesimo perchรฉ il peccato viene seppellito nellโacqua. Lo chiamiamo unzione perchรฉ รจ sacro ed รจ regale. Lo chiamiamo illuminazione perchรฉ รจ luce sfolgorante. Lo chiamiamo veste perchรฉ copre la nostra vergogna. Lo chiamiamo lavacro perchรฉ ci lava. Lo chiamiamo sigillo perchรฉ custodisce ed รจ il segno della signoria di Dio.”
Grazie, San Gregorio di Nazianzo, per aver definito cosรฌ bene il battesimo. Indegnamente oso definirlo come lโamore e la misericordia di Dio, dove noi siamo immersi per tutta la vita, e poi lo saremo per lโeternitร .