<<Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti, il principe dei re della terra>>.
Così inizia l’Apocalisse di Giovanni, presentando il Signore risorto che rivela il senso della storia. Il discepolo che Gesù amava il mattino di Pasqua corse alla tomba e la trovò vuota: <<E vide e credette>>, La sua vita fu segnata da quell’incontro con il Signore Gesù: visse tutti gli anni della sua lunga esistenza continuando a raccontare ad altri tale esperienza decisiva che lo aveva segnato da giovane, e ormai vecchio l’ha trasfigurata nell’Apocalisse in scene mirabili, mostrando il drago come l’antico serpente — il mostro del caos, il principe delle tenebre, il diavolo, origine e causa di ogni peccato — come colui che combatte contro il Signore.
La stessa immagine è ripresa nell’antica Sequenza di Pasqua: “Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita, morto, regna vivo”. La storia è immaginata come un grande combattimento fra il Signore della vita che vuole il bene dell’umanità e il principe delle tenebre che vuole distruggere l’umanità , farla diventare schiava, sottometterla e causarne l’infelicità .
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Sulla croce è avvenuto il grande combattimento e il Signore della vita ha vinto, morendo. L’Apocalisse descrive questo scontro fra l’Agnello, che è il Cristo mite e mansueto, e il drago feroce e potente: ma questa battaglia epica fra morte e vita è combattuta nel nostro cuore, e noi scegliamo di stare dalla sua parte, riconoscendolo “Re dei re”.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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