Gesù insegnava con autorità, cioè univa alla parola l’efficacia del? azione. Non solo parole, ma opere efficaci sono quelle che propone Gesù: la sua Parola libera dal male, come dimostra con quel pover’uomo prigioniero del male che lo dominava.
Gesù inizia il suo ministero liberando l’uomo dal potere diabolico: questo è il grande messaggio della liberazione: “Esci da lui!”, È un ordine di chi ha autorità e la gente rimane meravigliata, perché Gesù comanda allo spirito del male e quello obbedisce: Gesù è più forte del male ed è venuto per liberarci dal male. Ci ha anche insegnato a pregare così, terminando il “Padre nostro” con l’invocazione: “liberaci dal male”. Percepiamo facilmente il male fisico, quello che fa soffrire e rovina la vita. Ma c’è un altro tipo di male che rovina la persona: è il peccato.
Ci sono diversi tipi di mali fisici, più o meno pericolosi così ci sono differenti mali spirituali, più o meno gravi.
Quelli più gravi fanno anche morire ed è da questi mali che il Signore è venuto a liberarci. È venuto a salvarci dal peccato, dai nostri peccati e spesso il nostro peccato si identifica col nostro
carattere, coi nostri difetti, con le nostre brutte abitudini, con quegli atteggiamenti sbagliati che si ripetono e rovinano la vita nostra. “Sono fatto così! — diciamo spesso — Che cosa ci posso fare?”.
È vero: da soli non possiamo farci niente, ma la presenza di Gesù — più forte del peccato — ci permette di vivere “liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento”.
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AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE