Con la prima domenica di Avvento iniziamo un nuovo anno liturgico con il ciclo legato all’evangelista Marco: lungo tutto Panno verranno scelte soprattutto pagine di questo evangelista. Ma non iniziamo dal principio bensì dall’ultimo discorso, perché l’Avvento comincia facendoci pensare alla fine.
Valorizziamo in questo tempo le orazioni che il Messale ci propone: anche se è utilizzato dal celebrante, appartiene a tutto il popolo di Dio ed è un’autentica scuola di preghiera che forma tutti i cristiani, punto di riferimento per ogni persona che prega con la Chiesa. La prima orazione, che si recita all’inizio della Messa, si chiama colletta, perché raccoglie le intenzioni di tutta l’assemblea.
All’inizio dell’Avvento ci insegna a pregare così: <O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli>.
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Gli chiediamo anzitutto che susciti in noi la voglia di andargli incontro, perché da soli siamo senza entusiasmo e resteremmo fermi, addormentati nelle abitudini. Abbiamo bisogno di essere risvegliati, per andare verso di lui con la nostra vita concretamente buona; ci manca infatti l’entusiasmo e in molte attività non ne abbiamo più voglia… È un guaio! Rischiamo di essere demoralizzati e demotivati: ci accorgiamo che non va bene, ma con le nostre forze non possiamo cambiare.
Gesù ci è venuto incontro proprio per risvegliarci e chiamarci accanto a sé.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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