In un dialogo serrato con le autorità religiose del tempio di Gerusalemme Gesù propone una parabola, per far sì che scoprano di essere fuori strada e comprendano la via giusta, cambiando Patteggiamento di rifiuto. Tutti e tre i Sinottici mettono al centro di questi discorsi polemici la parabola dei vignaioli omicidi.
Solo l’evangelista Matteo ne aggiunge altre due, una prima e una dopo, cosicché nel suo racconto troviamo tre parabole di seguito: sono tre storie di fallimento, di ribellione e di rinuncia. È possibile riconoscere nella redazione di Matteo P intento di distinguere tre sfumature di rifiuto secondo varie fasi storiche: la storia del rifiuto infatti precede Gesù, riguarda Gesù in persona, continua anche dopo Gesù.
La parabola dei due figli fa riferimento alla preparazione del tempo di Gesù con l’esplicita menzione di Giovanni Battista: coloro che aspettavano il Messia, proprio i capi religiosi, che sembravano naturalmente portati ad accogliere la sua venuta, si sono irrigiditi nel rifiuto; al contrario, quelli che sembravano lontani, perché peccatori, hanno accolto la buona notizia e sono cambiati.
Per entrare nel regno di Dio bisogna cambiare! Mentre i pubblicani e le prostitute hanno accolto l’invito del Battista, i farisei non si sono pentiti così da credergli. È decisivo pentirsi, rendersi conto di essere sulla strada sbagliata e cambiare. I peccatori, proprio perché si sono pentiti e hanno creduto alla predicazione di Giovanni, possono entrare nel Regno di Dio.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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