don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2021

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AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE

Capace di dominare le forze cosmiche avverse, Gesù si rivela anche Signore della vita. Invitato a non lasciar morire una fanciulla ammalata, egli fa di più: la richiama dalla morte, mostrando la propria autorità divina, capace di cambiare la vita. Nella vicenda della bambina si inserisce una donna che entra di soppiatto: essa ha un grave problema di salute, ma soprattutto — per la mentalità giudaica — ha un serio problema di purità rituale, perché la perdita di sangue la rende impura e quindi da dodici anni si trova in uno stato di emarginazione religiosa e sociale.

Una donna in quelle condizioni non può stare in mezzo alla gente e non dovrebbe assolutamente toccare un maestro: perciò il suo progetto è quello di “rubare” un miracolo senza farsene accorgere. Il prodigio si compie: ma Gesù se n’accorge e vuole rendere pubblico il fatto, per evidenziare l’efficacia di un “tocco di fede”. La donna si sente scoperta e ammette quella che considera la sua colpa, aspettandosi di essere rimproverata e, magari, punita.

Invece la sua sorpresa è grande nel sentirsi elogiata da Gesù: non solo ha guarito una malattia che la medicina riteneva incurabile, ma ha anche reintegrato pubblicamente questa donna nella società, superando i tabù dell’impuro. Gesù le ha cambiato la vita e le ha donato la possibilità di essere figlia, sentendosi accolta e amata, cioè “salvata”. Analogamente il Cristo richiama in vita la bambina come un segno anticipatore della sua risurrezione, fonte di universale salvezza.

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