don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2020

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Il commento alle Letture di domenica 26 gennaio 2020, a cura di don Claudio Doglio.

Iniziamo con questa domenica del Tempo ordinario la lettura del Vangelo secondo Matteo: anche se ne abbiamo giร  meditato alcuni brani in Avvento e nelle feste natalizie, parte da oggi la riflessione assidua sul testo matteano secondo il suo stesso or dine narrativo.

Perciรฒ la liturgia ci propone il racconto dell’inizio del ministero pubblico in Galilea e l’evangelista interpreta que sto evento come compimento di una Scrittura che annunciava la luce, Il momento decisivo e iniziale del ministero di Gesรน, dopo il battesimo e l’esperienza del deserto, coincide con la scelta di un nuovo domicilio. Lasciata la quiete isolata di Nazaret, egli sceglie la cittร  di Cafarnao, piena di vita e di attivitร  con tanta gente in movimento, indaffarata e impegnata nella pesca e nel commercio.

Gesรน sceglie di stare con la gente, proprio lร  dove vive e lavora. รˆ strano che la Galilea sia il luogo principale dell’attivitร  messianica e il punto di partenza della sua rivelazione. Questa provincia periferica era marginale nella storia del popolo: occupata da genti pagane, finรฌ per essere abitata da una popolazione ibrida e dopo l’esilio restรฒ fuori dall’area sacra che ruotava intorno a Gerusalemme.

Nella logica giudaica la manifestazione del Messia รจ attesa nella cittร  santa, non in periferia e tanto meno in un ambiente abitato anche da pagani. Perciรฒ Matteo aggiunge una sua riflessione e introduce una “citazione di compimento”, per evidenziare come Gesรน realizzi la speranza dell’Antico Testamento.

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