Nella nuova edizione del Messale italiano è stato introdotto un piccolo particolare nella II Preghiera Eucaristica: traducendo fedelmente un’antichissima preghiera latina, chiediamo al Signore che consacri il pane e il vino con la rugiada dello Spirito Santo. La rugiada è un fenomeno notturno: è acqua che viene dal cielo e si deposita dolcemente sulla terra, rendendola feconda.
Nella tradizione biblica la rugiada notturna che dà fecondità alla terra è segno della grazia di Dio e per noi cristiani richiama la potenza dello Spirito, che è sceso come rugiada divina nel grembo della Vergine Madre e ha fatto nascere il Messia Gesù. È un mistero notturno, che nessuno vede e capisce, eppure la rugiada luminosa di Dio è entrata nelle viscere di quella ragazza e ha fatto nascere la Vita.
Attraverso le parole del salmo ascoltiamo la voce di Dio Padre che dice al Figlio: <<Dal seno dell’aurora come rugiada io ti ho generato» (Sal 109,3). Prima dell’aurora del mondo, cioè nell’eternità , il Padre ha generato il Figlio; nella notte di Betlemme Maria ha generato il bambino Gesù, Figlio di Dio, eterno come il Padre.
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Ma la stessa meraviglia avvolge la prospettiva del nostro futuro, perché P immagine della rugiada è adoperata dal profeta anche per indicare la potenza di Dio, che fa risorgere i morti: <<La tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre>> (Is 26,19).
Chiediamo al Signore che la sua rugiada luminosa scenda nelle viscere della nostra esistenza e ci faccia rinascere.
AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE