don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2022

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XXX Domenica del Tempo Ordinario – 23 Ottobre 2022.
A cura di don Claudio Doglio.

<<Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per opere grande peccatore, per vocazione un povero pellegrino>>.

Così inizia un libro famoso, scritto alla metà delll’Ottocento, che si intitola Racconti di un pellegrino russo. Narra la storia di un uomo in cerca di risposta ad una domanda che lo assilla, perché ha letto nel Vangelo che Gesù chiede di pregare incessantemente, e si domanda come poterlo fare; alla fine, dopo un lungo cammino di ricerca, arriva a trovare la preghiera del cuore. È proprio la semplice formula che adopera il pubblicano: <<O Dio, abbi pietà di me peccatore>>.

È una preghiera da ripetere continuamente, al ritmo del battito cardiaco, perché diventi stile di pensiero, espressione di chi pensa al Signore, riconosce la sua presenza e ha la consapevolezza del proprio peccato. Riconoscere di essere peccatori non è una cosa così semplice e la grande maggioranza delle persone non lo riconosce.

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Le nostre relazioni — in famiglia, a scuola, nel lavoro, nel divertimento, nella società — sono piene di peccati, eppure raramente qualcuno ha il coraggio di dire: “È colpa mia, mi dispiace”. In genere quando qualcosa va male, la colpa è degli altri. Invece è importante che ognuno, con umiltà, riconosca il proprio peccato: umile infatti è chi ha consapevolezza delle proprie colpe, e se ne assume la responsabilità.

Grazie al Signore Gesù possiamo avere questa umiltà che salva; ma non è perdonato chi non chiede perdono; non cambia e non migliora chi non desidera cambiare e migliorare.

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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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