HomeVangelo della Domenicadon Claudio Doglio - Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2025

don Claudio Doglio โ€“ Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2025

Domenica 23 Febbraio 2025 - VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,27-38

Il commento alle Letture della Settima domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno C. A cura di don Claudio Doglio. Video e trascrizione (non rivista).

Il commento di don Claudio analizza le letture della settima Domenica del Tempo Ordinario, concentrandosi sullโ€™amore paradossale verso i nemici insegnato da Gesรน nel Vangelo di Luca. Evidenzia come questo amore non sia un mero comandamento, ma un dono di grazia che permette ai discepoli di superare le reazioni istintive. Viene posto in risalto lโ€™esempio di Davide che risparmia Saul, incarnando la magnanimitร  e riflettendo la misericordia divina celebrata nel Salmo 102. Infine, la riflessione tocca la contrapposizione tra Adamo e Cristo nella Prima Lettera ai Corinzi, illustrando come la redenzione offra la possibilitร  di una vita divina, trasformando la natura terrena in celeste.

AscoltarTi รจ una festa - VII Domenica del Tempo Ordinario - 23 Febbraio 2025

Trascrizione generata automaticamente da Youtube e rivista tramite IA.

Nella settima Domenica del Tempo Ordinario il Vangelo di Luca ci propone il seguito del discorso programmatico. Domenica scorsa abbiamo letto lโ€™inizio con le quattro Beatitudini e i quattro guai. In questa domenica ci รจ proposto il seguito con lโ€™annuncio paradossale di Gesรน: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

รˆ una proposta straordinaria, un amore del genere va al di lร  delle nostre forze, non รจ istintivo. A nessuno viene come reazione di fronte al nemico che odia, che maledice, che tratta male, una reazione di benevolenza. Ma Gesรน non ci sta semplicemente dando un ordine che va al di lร  della nostra natura, ci sta rivelando il dono di grazia che egli รจ venuto a portare. รˆ un punto importante determinante nella nostra fede Cristiana: comprendere come questo precetto non sia una legge che dallโ€™esterno ci comanda qualche cosa di umanamente impossibile, ma รจ il regalo di Grazia, cioรจ il dono straordinario che viene fatto alla comunitร  Cristiana.

Difatti il testo di Luca comincia cosรฌ: a voi che ascoltate, io dico. A voi discepoli che avete accolto la parola vivente che รจ Cristo, io dico che potete fare del bene a quelli che vi fanno del male. Avete la possibilitร  straordinaria che Cristo vi dona di non lasciarvi dominare dal male, di non lasciarvi scoraggiare. Se ti danno uno schiaffo perchรฉ ti sei comportato bene, continua a comportarti bene col rischio di prendere anche un altro schiaffo. Se vogliono prenderti qualcosa, non avere paura e non ritirarti in difesa. Abbi il coraggio di donare ancora di piรน.

La regola dโ€™oro che Gesรน propone era giร  presente nel libro di Tobia, ma in forma negativa: Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te. Gesรน la trasforma in modo positivo: come volete che gli uomini facciano a voi, cosรฌ anche voi fatelo a loro. Comportatevi facendo quello che desiderate ricevere. Ma รจ possibile perchรฉ abbiamo accolto la parola di Gesรน, abbiamo accolto la sua forza, non รจ istintivo quello che noi facciamo.

Con tre domande insistenti Gesรน fa notare che un amore nei confronti di chi ci tratta bene รจ semplicemente istintivo, direi animalesco. Un cagnolino se gli offrite il biscotto รจ contento e scodinzola, se gli tirate un calcio vi mostra i denti e ringhia. Normale, anche noi facciamo cosรฌ: scodinzoliamo a chi ci dร  i biscottini e ringhiamo a chi ci tira i calci. Quando scodinzoliamo e siamo buoni con quelli che ci trattano bene, non siamo dei grandi benefattori dellโ€™umanitร , reagiamo in un modo istintivo. Gesรน dice: anche i peccatori fanno cosรฌ, i mafiosi fanno prestiti ai mafiosi e si trattano bene, ma questo non รจ un esempio di bontร . Purtroppo la traduzione quale gratitudine vi รจ dovuta, migliore la precedente che diceva che merito ne avete, ma non รจ ancora la resa migliore. In greco cโ€™รจ proprio Caris che vuol dire Grazia. Letteralmente la domanda di Gesรน dovrebbe essere tradotta cosรฌ: quale Grazia รจ la vostra?. Io renderei in un modo spudorato: che razza di amore รจ il vostro se amate quelli che vi amano, se salutate quelli che vi salutano, se fate del bene a quelli che vi fanno del bene?. Ma che razza di amore รจ?. Anche i peccatori fanno lo stesso. Voi avendo ricevuto lo spirito di Gesรน potete amare addirittura i nemici, fare del bene e prestare senza sperarne nulla. Avete ricevuto la gratuitร , la Caris, la grazia del Padre che fa sorgere il sole su tutti ed รจ benevolo anche verso gli ingrati e i malvagi.

Nella prima lettura ci รจ proposto un esempio di magnanimitร . Davide, perseguitato dal re Saul, si comporta in un modo grandioso. Ingiustamente il re Saul, geloso del giovane Davide, lo perseguitava, gli dava la caccia, lo aveva bandito dal suo regno e Davide era costretto a nascondersi sulle montagne desertiche e lรฌ il re lo insegue. In una notte Davide, accompagnato da Abisai, scende nellโ€™accampamento di Saul, arriva fino al re e avrebbe la possibilitร  di ucciderlo. Saul รจ il suo nemico, lo sta inseguendo da anni, lo sta perseguitando. Abisai gli dice: รจ lโ€™occasione buona, facciamo, ma prendere la Lancia e gliela piantiamo addosso, lo eliminiamo, il Signore ti ha dato lโ€™occasione di farlo fuori. Assolutamente no, dice Davide, me ne guardi il Signore. Prende quella Lancia, prende la brocca della acqua e le porta via come prova e quando รจ lontano al sicuro su uno Sperone di roccia lontano, alza la voce, sveglia lโ€™accampamento e mostra quei segni. Sono stato lรฌ proprio vicino al re, avrei potuto eliminarlo, ma non lโ€™ho fatto e non lโ€™ho fatto perchรฉ voglio far capire al re che ingiustamente pensa male di me, io non ce lโ€™ho con lui. Il Signore renderร  ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltร . Davide รจ un esempio di magnanimitร , cioรจ di persona che ha lโ€™animo grande che รจ capace di non rispondere al male con il male, risparmia il nemico.

E il salmo responsoriale ci mostra il Signore come modello. Il Signore รจ buono e grande nellโ€™amore, รจ lo splendido Salmo 102 che celebra la Misericordia di Dio. Il Signore รจ misericordioso e pietoso, lento allโ€™ira grande nellโ€™amore, non ci tratta Secondo i nostri peccati, non ci ripaga Secondo le nostre colpe. Se il Signore ci desse quel che ci meritiamo ci farebbe fuori tutti, ma proprio perchรฉ lui รจ grande ha pazienza con noi, allontana da noi le nostre colpe ed รจ tenero verso quelli che lo temono come un padre ha tenerezza per i propri figli. Questa grandezza di Dio nellโ€™amore รจ la fonte del nostro amore, se noi siamo con il Signore abbiamo da lui la forza di fare qualcosa di straordinario, cioรจ che va al di lร  dellโ€™ordinario istintivo.

La seconda lettura รจ indipendente dagli altri testi, stiamo seguendo il capitolo 15 della prima lettera ai Corinzi. Nelle domeniche precedenti lโ€™apostolo ha presentato la risurrezione di Cristo come elemento fondamentale della nostra fede e nel brano che ci รจ proposto in questa domenica fa una contrapposizione fra Adamo e Cristo. Adamo vuol dire uomo Perรฒ noi consideriamo cosรฌ il primo uomo il primo Adamo รจ diventato un essere vivente Ma lโ€™ultimo Adamo cioรจ il Cristo lโ€™uomo escatologico รจ diventato uno spirito datore di vita il risorto non รจ solo vivo ma รจ datore di vita e cosรฌ lโ€™apostolo spiega che cโ€™รจ un corpo spirituale e cโ€™รจ un corpo animale cioรจ il nostro corpo attuale รจ un corpo animato ma il corpo risorto sarร  spirituale. Adamo il primo uomo รจ tratto dalla Terra quindi รจ terreno e noi abbiamo preso da Adamo questa connotazione terrena siamo fatti di terra mentre lโ€™ultimo Adamo il Cristo che viene dal cielo รจ celeste e noi deriviamo da Cristo la qualitร  di essere celesti noi siamo di terra ma siamo anche di Cielo portiamo il segno di Adamo e iamo il segno di Cristo come figli di Adamo Istintivamente reagiamo al male facendo il male come trasformati da Cristo esseri celesti abbiamo la possibilitร  di fare del bene a coloro che ci odiano รจ la grande realtร  della redenzione abbiamo la possibilitร  di vivere una vita Divina.

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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino โ€œAmenโ€ e Canale YouTube Teleradiopace TV

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