Gesù ha vissuto gran parte della sua vita in un paesino, ha abitato fino a trent’anni ed è cresciuto come un ragazzo normale nel villaggio di Nazaret che era un borgo sperduto sulle colline di Galilea. Poi, al momento in cui nelle acque del Giordano maturò la sua scelta, non tornò più a Nazaret, ma scelse di andare ad abitare a Cafarnao che era invece un porto di mare, una cittadina vivace sulle sponde del lago dove i pescatori confluivano per il mercato del pesce.
Gesù scelse saggiamente di abitare in un posto dove passava tanta gente, perché voleva che la sua predicazione girasse velocemente, raggiungendo tante persone. E tutti quelli che lo incontrarono videro una grande luce: incontrare quell’uomo dava luce. Vuol dire che apriva la mente, faceva comprendere il senso della vita, infondeva speranza, comunicava entusiasmo, faceva venire voglia di vivere bene, annunciava la bella notizia che Dio è dalla nostra parte.
Se quei pescatori fossero rimasti semplicemente a pescare sul lago, la loro vita sarebbe finita lì: invece l’incontro con Gesù la cambiò e la realizzò. Quegli uomini, dopo essere stati illuminati, sono diventati loro stessi luce per tanti altri e così avviene sempre.
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Chi incontra il Signore Gesù viene illuminato: impara a vivere con affetto per gli altri, con solidarietà in stile di concordia e amicizia. In tal modo diventa capace di illuminare altri, vincendo le tenebre di polemiche e antagonismi, gelosie e rivalità, per essere veri e autentici figli della luce.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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