L’annuncio dell’angelo Gabriele alla beata Vergine Maria riguarda il Figlio: è l’annuncio di una nascita prodigiosa ed è la proclamazione, in anticipo, di chi sarà quel bambino che sta per nascere.
Il Signore propone a questa giovane donna di Nazareth di diventare la madre del Re: le chiede la disponibilità, non impone la sua volontà. E Maria accetta. Chiede solo come avverrà e l’angelo le spiega che “quel” Bambino nascerà in modo unico e originale, perché sarà l’inizio della nuova creazione, sarà il frutto di un intervento creatore di Dio che darà origine ad una nuova umanità.
Dunque, il centro di questo racconto è il Figlio che sta per nascere e il testo dell’evangelista sottolinea le qualità di questo bambino. Anzitutto viene detto alla madre il nome che dovrà dare al figlio, perché è significativo: “Gesù” in ebraico significa “il Signore salva” In questo nome c’è la sintesi della sua missione: <<Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo>>.
Egli sarà l’erede al trono, non per il regno umano di Davide, ma per il trono divino: quel bambino che nascerà regnerà per sempre e il suo regno non avrà fine. Inoltre, proprio perché nascerà in modo straordinario, per intervento diretto della potenza creatrice dello Spirito Santo, quel bambino è veramente Figlio di Dio.
In questo concepimento unico c’è l’incontro della disponibilità umana di Maria e della benevolenza divina: perciò il Figlio che nascerà sarà l’abbraccio della divinità con l’umanità, vero segno dell’incontro di Dio e dell’uomo.
AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE