don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 2 Ottobre 2022

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XXVII Domenica del Tempo Ordinario – 2 Ottobre 2022.
A cura di don Claudio Doglio.

Le parabole di Gesù prendono spunto dalla realtà quotidiana e fanno forza sulla nostra stessa esperienza; spesso sono legate ad una domanda: “Chi di voi se ha un dipendente lo serve, anziché farsi servire?”.

Una simile domanda coinvolge l’ascoltatore perché dica la propria opinione: Gesù ci provoca, per rivelarci che Dio è diverso. Noi non siamo nella parte del padrone, ma in quella dei servitori: eppure Dio capovolge la situazione e si mette al nostro servizio, ma per insegnarci a stare al nostro posto.

Quando abbiamo fatto tutto quello che il Signore ci ha chiesto di fare, dobbiamo riconoscere che siamo dei servi senza pretese. La versione con l’aggettivo inutili non rende bene l’idea, perché non è questione di utilità, ma di atteggiamento corretto che non pretende da Dio: non siamo i padroni che comandano, ma i servi che obbediscono senza pretese e rivendicazioni.

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Pensiamo alla nostra esperienza: di fronte a un servitore che ha tante pretese, il padrone si stanca; ma se il padrone è generoso e concede volentieri dei favori, il servitore ne è contento. Questo ci vuole insegnare Gesù: abbiamo un Padrone tanto generoso che paga bene e ricompensa enormemente!

Ma ci chiede l’atteggiamento umile di chi non ha pretese: perdona quello che la coscienza teme e aggiunge quello che la preghiera non osa sperare; ci dà di più di quello che immagineremmo, molto di più di quello che ci meritiamo. Perciò la nostra fede è relazione contenta e fiduciosa: beati noi che abbiamo un Signore così!

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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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