“Vado e vengo”: è una espressione molto familiare, ma in bocca a Gesù è molto seria. Egli intende dire: “Vado dal Padre, cioè vengo a voi”.
A noi sembrano due frasi contrastanti. Se Gesù va al Padre, come fa a venire a noi? Non è un passaggio successivo nel tempo: prima vado al Padre e poi vengo da voi. È invece la stessa cosa: Gesù va al Padre e in contemporanea viene dentro di noi. Gesù arriva alla pienezza della vita, come uomo, nell’obbedienza e nell’amore; attraverso la sua morte in croce arriva a Dio, apre la strada, realizza il progetto e proprio in quel modo viene dentro di noi.
Non ci lascia orfani, da soli, abbandonati, ma viene dentro di noi attraverso lo Spirito Santo, l’altro Paraclito. È una parola che viene dal greco e vuol dire avvocato, cioè una persona “chiamata vicino”, perché ci possa aiutare e difendere nei momenti di difficoltà. Lo Spirito Santo è il nostro avvocato difensore, il nostro consolatore, colui che sta dalla nostra parte.
Lo Spirito Santo è Dio che fa il nostro interesse, che difende la nostra causa, che ci aiuta a realizzare bene la nostra vita. Egli continua l’opera di Gesù, dal di dentro però. Gesù prima era con i suoi discepoli all’esterno, ha insegnato e ha dato anche un bell’esempio: tuttavia non è riuscito a convincere e a formare i suoi discepoli.
Dopo la Pasqua lo Spirito di Dio porta a compimento l’opera di Gesù e diviene il nostro Maestro interiore, che ci aiuta a capire e a scegliere, ci insegna e ci dà il coraggio di agire.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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