In Adamo tutti muoiono, ma in Cristo tutti riceveranno la vita. Però ognuno al suo posto: prima Cristo che è la fonte della nostra risurrezione, il primo dei risorti, il primogenito della creazione nuova e uniti a lui anche noi possiamo sperare la risurrezione che è annunciata per quelli che sono di Cristo. Come nessun altro, Maria è “di Cristo”.
La Vergine, che lo ha accolto con grande fede e ha dedicato a lui tutta la sua vita, partecipa in pienezza della risurrezione di Cristo e al momento della sua morte non rimane nella tomba, ma viene glorificata nel corpo e nell’anima: anche il suo corpo infatti è risorto ed è salito al cielo.
Oggi celebriamo la gloria di Maria come primizia dell’umanità redenta: in lei vediamo quello a cui anche noi siamo destinati, in lei viene glorificata la natura umana.
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La <<donna vestita di sole», che il profeta Giovanni ha contemplato nell’Apocalisse, è l’umanità secondo il progetto di Dio. Maria realizza in sé il progetto che Dio ha sull’umanità intera. Contemplando Maria nella gloria riconosciamo il segno e l’anticipo di ciò a cui siamo chiamati noi, in lei vediamo la gloria della nostra umanità , la dignità del nostro povero corpo, il valore incomparabile della persona umana, trasformata dalla grazia e destinata alla gloria.
Questa festa ci invita a sollevare lo sguardo, ad alzare il livello, ad innalzare il cuore e a comprendere la dignità della nostra persona nonostante tutte le difficoltà , le sofferenze, le angosce che dobbiamo attraversare. Claudio Doglio
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV