Il commento alle Letture della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. A cura di don Claudio Doglio.
“Dal fico imparate la lezione”. Gesù ci invita a osservare la natura e a imparare qualche cosa anche dal ciclo della vegetazione. Gesù è cresciuto in campagna e, guardando gli elementi della natura, ha capito tante cose della vita. Così ha osservato che il primo albero a mettere i fiori quando fa ancora freddo è il mandorlo, mentre il fico è l’ultima pianta a germogliare in primavera: quando mette i germogli e spuntano le foglie si sa che ormai è arrivato il caldo.
Come siamo abituati a prevedere certe situazioni meteorologiche in base all’osservazione del cielo, così Gesù ci dice di essere altrettanto saggi nella nostra vita per imparare a capire che il Signore è vicino: guardate i segni nella vostra vita, cercate di riconoscerli, rendetevi conto che il Signore è alla vostra porta e sta bussando, sta chiedendo permesso per entrare nella vostra vita.
Dal Battesimo in poi, in tutte le età della nostra vita, il Signore è alla porta e bussa, e aspetta. Aspetta che gli apriamo, se non gli apriamo resta fuori … sarebbe un peccato tenerlo fuori! Se invece entra, cambia in meglio la nostra vita! Vogliamo essere persone sagge, non stupidi: se siamo furbi ci accorgiamo che il Signore è molto vicino, abita con noi, vive in noi.
Nella nostra società secolarizzata, in cui si vede solo l’aspetto fisico e materiale, noi credenti abbiamo la capacità di andare oltre; sappiamo vedere la presenza del Signore nella nostra vita e accorgerci che proprio quella è la pienezza della nostra gioia.
AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE