L’evangelista Giovanni racconta la vocazione dei discepoli in un modo diverso rispetto ai Sinottici. Egli inizia il suo racconto, scaglionando alcuni episodi nelParco dei giorni di una settimana, presentando il passaggio da Giovanni Battista a Gesù.
Il profeta che annunciava l’imminente venuta del Messia indica ora ai suoi discepoli l’Agnello di Dio, l’inviato ufficiale di Dio che prende su di sé il peccato del mondo per toglierlo; e i discepoli di Giovanni ascoltano il loro maestro e seguono Gesù. Non è lui che li chiama, sono loro che lo scelgono e lo seguono.
La prima parola che Gesù pronuncia nel Vangelo secondo Giovanni è proprio una domanda: <<Che cosa cercate?>>. È una domanda fondamentale, che il Signore continua a rivolgere a noi soprattutto nei momenti cruciali: che cosa stiamo aspettando? Perché viviamo, quale è il fine della nostra esistenza? Quei due discepoli rispondono con un’altra domanda: <<Maestro, dove dimori?».
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Non gli chiedono semplicemente l’indirizzo di casa… gli chiedono quale sia il senso della sua vita, la sud consistenza, dove ponga il senso del suo vivere. E Gesù propone loro una esperienza concreta: “Venite con me e vedrete con i vostri occhi dove io dimoro”. Nel seguito del racconto l’evangelista Giovanni mostrerà che Gesù dimora nel Padre, e rimane in lui… e noi siamo invitati a rimanere in Gesù esattamente come fecero quei due primi discepoli che andarono, videro e rimasero con lui.
Rimanere con il Signore Gesù è il senso della nostra vita.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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