A parole Pietro ha riconosciuto che Gesù è il Cristo, però poi non vuole accettare che il Cristo possa soffrire, e quindi rimprovera Gesù: non è un bell’esempio di discepolo chi rimprovera il Maestro, perché crede di saperne di più!
È un atteggiamento che ci tocca da vicino, perché anche noi molte volte avremmo da criticare il Signore. Invece il vero discepolo impara, non corregge; ascolta ciò che dice il Maestro, non lo critica. Gesù dice a ciascuno di noi: “Mettiti dietro di me, non essere un satana! “. In ebraico satàn è un nome comune, indica chi pone degli ostacoli, mette i bastoni fra le ruote.
Il discepolo lo è se, invece di seguire Gesù, gli blocca la strada. Andare dietro a lui vuol dire condividere la sua mentalità e liberarsi dal modo troppo umano di _pensare: questo è il grande lavoro di tutta la vita! La nostra mentalità è istintivamente portata a godersi la propria vita e a prendere qualcosa e tenere stretto ciò che abbiamo.
Il Signore ci ha rivelato che questo modo di pensare e agire rovina la vita; invece “pensare secondo Dio” diventa la strada per realizzare la vita, per avere veramente soddisfazione dalla nostra esistenza. Tanti anni fa, quando decisi di entrare in seminario, una signora che andava sempre in chiesa incontrò mia mamma e le disse: “Ho saputo la brutta notizia! E mia mamma, che pure non era entusiasta della mia scelta, di fronte a quella reazione le disse: “Non si faccia sentire da mio figlio, perché le direbbe che è davvero una beghina falsa”.
AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE