Dal Vangelo di oggi:
“Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”. (Lc 11,44)
Calpestare un sepolcro è l’offesa definitiva. È disprezzare la memoria, essere sicuri che il morto è andato e non ritornerà. Questo sarà di noi, e sarà per nostra scelta, se non mettiamo al centro la giustizia e l’amore di Dio.
Commento a Cura di don Claudio Bolognesi (Diocesi di Faenza)