โPosso resistere a tutto tranne che alla tentazioneโ (Oscar Wilde, Il Ventaglio di Lady Windermere, battuta di Lord Darlington). Tra la miriade di frasi intelligenti che lโumanitร ha prodotto sullโargomento โtentazioneโ, quella di Oscar Wilde รจ una delle piรน sagaci e conosciute. Mi colpisce anche quella di Karen Marie Moning, certamente meno nota: โla tentazione non รจ un peccato su cui si possa trionfare una volta per sempre e poi sei libero. La tentazione scivola nel letto con te ogni notte e ti aiuta a dire le tue preghiere. Essa ti sveglia al mattino con una tazza di caffรจ amichevole, e sa esattamente come prendertiโ.ย
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Anche per chi รจ credente รจ difficile capire se sia meglio combatterla o se in questo modo si finisca per renderla piรน reale. Un poโ come quando entra in casa un uccellino spaventato e sporca dappertutto. Se lo si rincorre รจ peggio. Se si lascia la finestra aperta e si sta tranquilli, magari esce da solo. Certo, dipende sempre da quanto รจ grave.
Nel Vangelo di oggi la Tua prima tentazione, Gesรน, รจ urgente. Non mangi da tanto e la fame รจ fame, non si discute. Siamo nel campo dei bisogni primari. La tentazione in questo caso รจ una sfida, di quelle in cui cadono soprattutto le persone competitive: โse sei quello che dici, dimostralo!โ.
La stessa tecnica sarร ripetuta per la terza tentazione. Dove non siamo piรน nel campo dei bisogni primari ma, nel luogo piรน alto del tempio, con uno strapiombo ai piedi, puoi dimostrare che sai volare. Certo, โse sei il Figlio di Dio… puoiโ. Tra lโaltro non cโรจ neppure un prezzo da pagare.
Cosa che invece non vale per la seconda in cui Ti si chiede un atto di adorazione che perรฒ somiglia tanto ad un autogol da parte del tentatore. Non a caso รจ la tentazione piรน sviluppata. Il Vangelo di Luca la anticipa – in Matteo รจ lโultima, Marco non le specifica – e aggiunge lโinciso circa il potere che รจ stato dato al diavolo sulla gloria di tutti i regni del mondo. ร interessante: Tu non neghi nรฉ confermi questa sua affermazione.
In realtร non discuti mai. Insegnano i padri spirituali che discutere con la tentazione oltre che una perdita di tempo รจ giร una sconfitta. O il primo passo verso la sconfitta. Lโunica risposta valida possibile รจ affidarsi alla potenza della Parola di Dio. Infatti citi vari brani, alcuni ripetuti, del Primo Testamento.
Ma la forza della Parola nel tempo presente รจ relativa. Nella terza tentazione la citerร anche il demonio. Come a dire che non vale come una formula magica. Dร forza in proporzione alla fede. Senza fede puรฒ diventare anchโessa parte della tentazione.
Tornando alla frase della Moning mi faceva sorridere appunto il suo โti aiuta a dire le preghiereโ. Ti suggerisce anche il brano della Bibbia da usare. ร amichevole, โti sveglia con un tazza di caffรจโ, sa come rigirarti. Cosa che Tu, spesso, Gesรน non sei e non fai.
La tentazione in fin dei conti ci usa. Ci trasforma da coprotagonisti della nostra vita – con Te – in strumenti e poi vittime. Si riconosce perchรฉ, dopo il primo passo, il secondo ed i successivi sono obbligati, non si scappa.
Quello che perรฒ alla fine ci conforta รจ sapere che anche Tu sei stato tentato. Non cโรจ nulla di scandaloso nellโesserlo. Anzi, probabilmente lo รจ di piรน chi sโimpegna nel bene. Non ha senso che lo sia chi di suo e con bellโimpegno fa giร il male. Non ne ha bisogno.
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Tu lo sei nel momento in cui sei โpieno di Spirito Santoโ e proprio lo Spirito Ti ha condotto nel deserto e Ti ci ha portato appunto per quello. Se Israele nel deserto dellโEsodo รจ caduto piรน volte, seppur rialzandosi per la misericordia del Padre, Tu non cadi.
Il demonio si allontana, Ti aspetterร sotto la croce, ma anche lรฌ farร un cattivo affare.
don Claudio Bolognesi