Un gesto che vale piรน di tante parole. Erano pescatori. Si erano sforzati di pescare tutto il giorno, inutilmente. Tu chiedi loro solo di allontanarsi โun pocoโ da riva.
Di fronte allโentusiasmo delle folle che desiderano ascoltare la Parola di Dio che annunci โ ma lo fanno premendo, quasi imponendosi โ Tu inizi a prendere le distanze.
ร un momento solenne: il vangelo ci dice che โstaiโ presso il lago. Usa una forma verbale prolungata, come dire che ci sei stato un poโ in piedi su quella riva. A pensare sul da farsi, a porre le fondamenta di qualcosa dโimportante. Con la fermezza che รจ quella che il Padre vorrebbe da noi nel momento in cui ci diamo disponibili a servirlo.
Di fronte a Te stanno due barche. Con la stessa fissitร , ma la loro รจ quella della sconfitta. Non hanno fallito una competizione, la loro non รจ la vergogna del pescatore che verrร schernito al bar dagli amici. ร quella di chi ce lโha messa tutta ma ha fallito nella missione primaria di uomo, marito e padre, di procurare il sostentamento alle proprie famiglie. Toccano con mano quello che piรน ci spaventa: lโinutilitร .
A questo punto giร solo chiedere da parte Tua il favore di ospitarti, per fare delle loro barche la cattedra da cui impartire il Tuo insegnamento, รจ un grande regalo. Restituisce loro un ruolo centrale, li sottrae allโauto compatimento post fallimentare.
Poi rilanci: Ti rivolgi a Simone, sulla cui barca sei salito e gli chiedi di prendere il largo. Vi conoscevate giร . Avevi appena guarito sua suocera. Ti aveva visto scacciare demoni e guarire infermi. Ti conosceva come predicatore itinerante nelle sinagoghe della Giudea.
Eppure non era scontato che accettasse di compiere un gesto fondamentale: ubbidirTi. โSulla Tua parola getterรฒ le retiโ รจ una delle frasi piรน luminose del Vangelo. Dischiude un orizzonte di ubbidienza โbuonaโ che รจ la chiave della crescita. Nessuno di noi camminerebbe, se non avessimo creduto ai nostri genitori che cโinvitavano a fare qualcosa che era aldilร di tutto quello che avevamo fatto fino ad allora. Non avremmo conosciuto tanta arte, le meraviglie del pensiero, se non avessimo accolto lโinvito ad entrare in una chiesa, un museo, unโaula di scuola.
La seconda cosa che chiedi a Simone รจ di calare le reti. Non di sforzarsi, solo di lasciarle andare, in una sorta di resa. Le reti si chiudono raccogliendo una quantitร enorme di pesci. Non grazie agli sforzi dei pescatori, ma donati come ricompensa alla loro ubbidienza.
A questo punto perรฒ cโรจ lโimpegno di tirarli su, ma il Vangelo non sottolinea la fatica quanto la meraviglia. Una pesca eccezionale รจ qualcosa che dei pescatori capiscono, riguarda la loro vita.
Arriva una delle frasi piรน ingannevolmente belle โ e tristi โ del Vangelo: โallontanati da me, peccatoreโ. La tentazione dellโuomo di fronte a Dio รจ quella di gettarsi a terra. Da Abramo in poi (Gen 17,1-3) il Tuo sforzo รจ quello di rialzarci, di farci camminare davanti a Te. Il Vangelo di Luca ci racconterร in ogni pagina la Tua gioia di accogliere noi peccatori, di far sรฌ che noi Ti accogliamo nella nostra casa senza prima aver cercato di diventare perfetti con le nostre forze. Tu raccogli lโuomo assalito dai briganti sulla strada di Gerico. Abbracci come Padre i figli che hanno, o con la testa o con il cuore, abbandonato la Tua casa.
Luca non racconterร di Pietro dopo la professione di fede, il fallimento che Ti porterร a chiamarlo โSatanaโ, tentatore. Il fallimento รจ qui. Ma Tu non Ti ci soffermi. Invece rilanci: a Simone, che ha preso quasi totalmente la scena fino ad ora, si aggiungono Giacomo e Giovanni.
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Si apre un nuovo orizzonte che li vedrร โprenditori di uomini viviโ.
don Claudio Bolognesi