dare. Mettiamo pure che abbia senso che prenda la parte di ereditร , anche se il genitore non รจ ancora mortoโฆ Ma il silenzio che accompagna da parte sua tutto questo รจ pesante. Poi il gesto di correre incontro, di abbracciare โgettandosi al colloโ e baciare sono lontani dai rapporti padre-figlio del tempo. Tanto che, giustamente, di qui parte la famosa raffigurazione del โpadre-madreโ, con Rembrandt che lo dipinge con le mani dellโuno e dellโaltra.
Cโรจ unโesagerazione che sembra quella di chi soffoca i sensi di colpa. La cosa peggiore perรฒ รจ che quando il figlio che sโรจ comportato male rientra e si fa festa, si scorda dโinvitare il fratello maggiore. Poi sรฌ, certo โ ma sa tanto di unโarrampicata sugli specchi โ spiega: โquel che รจ mio รจ tuoโโฆ Perรฒ intanto glielo poteva dire prima. Adesso รจ facile.
Lโeffetto generale รจ di una grande povertร di relazioni, accentuata anche dallโinsistenza sulla profonditร del baratro in cui il figlio minore cade, al punto di essere di fatto parificato a un maiale. Narrativamente, quasi per controbilanciare, il bene che qui viene descritto appare magnifico. Il fatto che il figlio minore โtorni in sรฉโ, e si accorga dove sia la vita.
Che abbia lโumiltร di tornare sui suoi passi, senza aspettarsi nulla, immaginando di aver perso lo status di figlio ma sperando di essere parificato a un servo. Sono giuste anche le sue parole, con il riconoscere che quanto fatto รจ una mancanza non solo verso il padre ma pure verso โil Cieloโ, verso la legge di Dio che impone di onorare il padre e la madre.
Sproporzionatissima nel bene รจ la risposta del padre, non solo nelle azioni che abbiamo giร descritto, ma anche nellโorganizzazione della festa. Siamo al limite della segnalazione ai servizi sociali per incapacitร dโintendere e di volere.
- Pubblicitร -
Anche se poi il comportamento del figlio maggiore ad alcuni appare gretto, il fatto che il padre โesca a supplicarloโ di nuovo รจ bello. Il tutto si giustifica solo entrando nella dinamica di vita e di morte che il padre ripete costantemente. Qui sรฌ, lโanalogia funziona: Tu sei il Dio della vita e non il Dio della morte. E lo sei esageratamente.
don Claudio Bolognesi