Monchi, zoppi e monocoli… รจ la Tua proposta per noi in questo vangelo. Lโesatto contrario di come desideriamo essere, di come il nostro mondo ci vuole. Ci aggiungi al collo, al posto di una collana magari decorata con una bella croce dโoro, una pietra da mulino da qualche quintale.
Tutto inizia con una domanda apparentemente innocua: – cโera uno che scacciava i demoni nel Tuo nome e noi glielo impedivamo. Non ci seguiva, non era dei nostri… dicci che siamo stati bravi! -. Potrebbe scappare una finezza: non รจ che il tipo non seguiva Te. Non seguiva โnoiโ. Chi sono questi โnoiโ? Non si capisce se Giovanni intenda solo i discepoli o anche il maestro.
Come piace fare a Marco viene poi il momento di tre verbi speciali: il primo al presente, imperativo: non glielo impedite! Il secondo di nuovo al presente: non cโรจ – oggi – chi farร – al futuro – prodigi e sarร capace di farli subito dopo aver parlato male di me. Di โTeโ, Gesรน, รจ chiaro. Poi entra il Tuo โnoiโ che chiaramente include i discepoli. Chi non รจ contro di noi รจ per noi. Unโaffermazione grossa, a cui probabilmente non abbiamo ancora dato il giusto peso. Non lโabbiamo portata alle sue ovvie conseguenze.
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A cui si aggiunge il gesto del bicchiere di acqua dato โnel nome perchรฉ siete di Cristoโ che merita la ricompensa, immaginiamo di Dio. A Giovanni che rivendica un potere da far valere Tu ricordi che ha bisogno di aiuto, non ce la fa neppure a procurarsi un bicchiere dโacqua. A nessuno viene chiesto di essere come lui, ma di prendersi cura di lui e degli altri, quello sรฌ.
A questo punto, a lui pronto a tagliare chi esercita la professione di esorcista senza il diploma, senza lโiscrizione allโalbo, Tu insegni cosa vado invece tagliato via. Prima di tutto chi scandalizza uno di questi piccoli che credono in Te. A lui va messo un pietrone al collo, un contro salvagente perchรฉ poi va gettato in mare. Una delle parole piรน dure di tutto il Vangelo. Chi sono i piccoli che credono in Te? Mah, per ora lรฌ ci sono i discepoli e il bambino del brano di domenica scorsa…
I tre tagli, mano, piede e occhio vengono proposti a Giovanni. Lui nel vangelo di Marco non รจ che ci faccia tutta questa bella figura. Sappiamo che รจ un Boanรจrghes, il soprannome: โFiglio del Tuonoโ glielo hai dato Tu. Doveva essere un tipettino. Sappiamo che appartiene al circolo ristretto che รจ presente in alcuni eventi speciali. E che si sente in diritto di venire a dirTi: – vogliamo (!) che Tu ci faccia quello che chiederemo. Niente da dire, si sente in confidenza e questo รจ bello.
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Proprio a chi รจ in confidenza con Te e pensa di doverTi (e doversi) proteggere operando dei tagli sugli altri, Tu insegni a fare tagli in se stessi. Chiaramente รจ paradossale, nella realtร non pensateci neanche. Ma cosa significa questo โscandaloโ che provoca il taglio? In Marco ci sono due scandali, oltre a questo. Li provochi entrambi proprio Tu, Gesรน. Tu in persona sei motivo dโinciampo per chi crede di conoscerTi. E la Tua passione deve esserlo per tutti noi, prima o poi, se vogliamo approdare alla fede.
Qui lโunica spiegazione viene data prima e si riferisce allโinciampo causato a โquesti piccoli che credono in Teโ. Sappiamo che sei a casa Tua a Cafarnao, con i dodici e un bambino che hai posto in mezzo. Non spieghi e di fatto metti sullo stesso piano i discepoli e il bimbo. Lโeffetto finale del tutto รจ duro e dovrebbe far riflettere chi รจ pronto a proibire, a tagliare via chi non รจ riconosciuto โdei nostriโ.
don Claudio Bolognesi