HomeVangelo della Domenicadon Claudio Bolognesi - Commento al Vangelo del 2 Marzo 2025

don Claudio Bolognesi โ€“ Commento al Vangelo del 2 Marzo 2025

Domenica 2 Marzo 2025 - VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,39-45

Chi studia il Vangelo vede che ci sono molti brani โ€“ come questo โ€“ che contengono riferimenti alla sapienza religiosa tradizionale, sia ebraica che di altri popoli. Ad esempio lโ€™immagine di questa domenica, quella della trave e della pagliuzza รจ riportata anche nei testi religiosi ebraici che raccolgono i commenti dei rabbรฌ. Cosรฌ come ritroviamo altre similitudini nei testi sacri egiziani e orientali. Pensiamo poi alla frase โ€œlโ€™albero si vede dai fruttiโ€. รˆ un proverbio classico della cultura popolare. 

Continua dopo il video.

di Travi, Pagliuzze, Frutti e Tesori

Perchรฉ Gesรน hai sentito il bisogno di ribadirli? Cambi o aggiungi qualcosa? Il contesto ci suggerisce che a questo punto del Tuo ministero la prioritร  รจ educare i Tuoi discepoli, e quindi indirettamente anche noi. 

Uno degli errori tipici del discepolo alle prime armi รจ sopravvalutarsi. Non a caso sei partito proclamando beati i poveri. Hai chiarito subito a quale immagine, a quale ideale devono/dobbiamo tendere. Poi ci hai chiesto di amare e non giudicare nessuno, finanche i nemici. Di non dipendere dalle gratificazioni ma dalla ricompensa che viene dal Padre. Ci ricordi che siamo piรน simili a ciechi, che rischiano di cadere nel fosso, che a maestri. A questo punto viene lโ€™immagine della pagliuzza e della trave. 

Lโ€™altro rischio di chi si sopravvaluta รจ quello di credere di fare bella figura a forza di belle parole, di frasi fatte. Non solo, tendiamo spesso a stimare chi parla bene senza preoccuparci delle azioni. Lโ€™albero che va giudicato dai frutti siamo noi e allo stesso modo sono le persone di cui ci fidiamo. Anche le parole comunque sono โ€œfruttiโ€. Ma quelle a cui Ti riferisci sono le parole e le azioni spontanee. Lโ€™albero non deve pensarci per produrre i frutti. รˆ ciรฒ che si ritrova sui rami alla sua stagione, la conseguenza del suo essere albero. Allo stesso modo sono le nostre azioni normali, le parole che pronunciamo non dalla cattedra ma nella quotidianitร  che rivelano la nostra reale piccolezza. Ribadiscono che siamo e rimaniamo discepoli, che รจ piรน ciรฒ che dobbiamo ancora imparare, non solo con la testa ma soprattutto con la vita. 

Il fatto che tutto questo Tu non Te lo sia inventato ma venga dalla sapienza umana cosa significa, cosa comporta? Intanto crediamo che ogni sapienza, sia โ€œlaicaโ€ che religiosa, se vera, se รจ buona venga comunque da Te. Allo stesso modo che lโ€™educazione preveda che sia necessario ripetere, ribadire. Che non si possa dare per scontato quanto cโ€™รจ di piรน importante. 

In questo senso il giudizio da censori verso lโ€™altro, percepiti come da correggere magari con la convinzione che questo sia qualcosa che facciamo โ€œper amoreโ€ รจ forse tra gli atteggiamenti fondamentali da riconoscere ed educare in noi. 

Ci sono perรฒ due passaggi che aggiungono qualcosa di nuovo ai proverbi tradizionali. โ€œOgnuno, che sia ben preparato, sarร  come il suo maestroโ€ e โ€œtogli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratelloโ€. Hai appena detto che il problema non รจ evitare ciรฒ che non vogliamo ci sia fatto, ma fare agli altri ciรฒ che speriamo da loro. Tu sei venuto perchรฉ possiamo diventare maestri. Vuoi che togliamo la pagliuzza nellโ€™occhio del fratello. Non che ci sediamo dicendo che รจ inutile insegnare, che non siamo in grado di cambiare in meglio. 

Tu ci doni la forza perchรฉ diventiamo con Te maestri credibili. Ci doni la serenitร  da cui nasce il coraggio per riconoscere la trave nel nostro occhio. Insieme a Te possiamo toglierla. Insieme a Te poi potremo dedicarci alle pagliuzze dolorose negli occhi dei fratelli.

don Claudio Bolognesi