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don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 14 Aprile 2024

Domenica 14 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Lc 24,35-48

La comunitร  che celebra la Pasqua, che Ti incontra Risorto e che รจ autorizzata a parlare a tutti i popoli di Te (ricordate il vangelo della Trasfigurazione?), anzi รจ espressamente invitataย ย a farlo, vive la centralitร  del rapporto con le Scritture.

Per la seconda volta nel giorno di Pasqua ribadisci che tutto quanto รจ scritto ed รจ Parola di Dio va riletto considerando Te come suo compimento. Per questo รจ necessario che Tu ci apra la mente perchรฉ possiamo comporre il quadro che tiene insieme tutta la Sacra Scrittura con Te al centro.

Quella comunitร  – che siamo noi – รจ incaricata di annunciare la possibilitร  di una vita nuova, di un nuovo inizio โ€œnel Tuo nomeโ€. Con la Tua forza, a partire da Te. รˆ il โ€œkerigmaโ€, il primo annuncio sempre fondamentale della fede. A quella comunitร  chiedi per prima cosa di imparare a โ€œnarrareโ€ ciรฒ che accade lungo la via della sua vita e di come รจ proprio lรฌ che Tโ€™incontra, Ti riconosce.

Non รจ solo una narrazione. Il vangelo usa il verbo โ€œfare esegesiโ€, diventare capaci di uno studio profondo di qualcosa di vivo e vitale. La seconda cosa che dobbiamo imparare รจ che Tu sei presente, Tu โ€œstaiโ€ in mezzo a noi. Sei stabile, sei nelle nostre relazioni, sei lร  dove la nostra vita nasce, dove trova il suo equilibrio e in ciรฒ a cui tende realmente, anche se spesso non ne siamo consapevoli: dovโ€™รจ il nostro mezzo, il nostro โ€œcuoreโ€.

Non a caso lโ€™incontro con Te Risortoย ย scatena emozioni: terrore, paura, meraviglia, gioia. Sono gli elementi della nostra vita reale. Non di quella solo pensata in cui crediamo di riconoscerci in una involontaria (ma a volte colpevole) ipocrisia. Di fronte alla scoperta della realtร  di ciรฒ che siamo tu chiedi solo di deporre turbamento e dubbi.

Di riconoscere cioรจ gli ondeggiamenti che ci fanno dipendere da un bene e un male umorale. Di prendere le distanze da un dubbio che รจ un perdersi in un dialogo interiore sterile, senza riferimenti, condivisioni e crescita: i dubbi-passatempo. La Tua presenza non รจ quella di uno โ€œspiritoโ€, di un fantasma, di un idea o un ideale.

Ma di una persona fatta di carne di ossa. Capace di mangiare, anche se non sei piรน colui che sfama le moltitudini ma quello che chiede di essere sfamato. A questo punto โ€œapri la nostra mente allโ€™intelligenza delle Scrittureโ€. Cosa vera solo se applicata a tutta la comunitร , ad ogni singolo credente nella storia solo considerato in comunione con tutti gli altri. Allโ€™interno della realtร  attuale solo la comunitร  nella sua interezza puรฒ comprendere, puรฒ mettere insieme tutta la Scrittura.ย 

Un passaggio finale: lโ€™ultima Tua parola in questo brano si apre con un โ€œcosรฌ sta scrittoโ€. Segue una citazione non letterale ma a senso del capitolo 53 di Isaia. Poi una letterale di Osea 6. Ma dalla virgola in poi quella che sembra una citazione in realtร  non lo รจ. รˆ qualcosa di nuovo. Un capitolo ancora non scritto della Parola di Dio, quello che diventeranno gli Atti degli Apostoli.

Lโ€™annuncio nel Tuo nome della conversione e del perdono nello spazio che ha Gerusalemme al centro e come destinatari tutti i popoli. Il ruolo di testimoni che affidi alla prima comunitร  – ma anche a noi che leggiamo ora – copre tutto intero lโ€™arco: passione, resurrezione, annuncio…ย 

don Claudio Bolognesi

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