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don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2024

Domenica 13 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 17-30

Ma sรฌ, dai, la โ€œCruna dellโ€™Agoโ€ era una porta di Gerusalemme, la piรน piccola! Un cammello ci passava a stento. Perรฒ ci passava. Non sapete quante volte abbiamo litigato, quanto ci infastidisca questa affermazione. Questโ€™entusiasmo come se chi la propone abbia finalmente trovato la quadratura del cerchio.

Ma andiamo per gradi. Il Vangelo ci tiene a farci sapere che siamo in cammino. Il primo coprotagonista รจ โ€œunoโ€, generico, potrebbe essere chiunque di noi. Cโ€™รจ un doppio atteggiamento di venerazione – non tira necessariamente in ballo la divinitร  -: si getta in ginocchio e Ti chiama โ€œmaestroโ€. Che รจ un titolo che Tu, Gesรน, riconosci, ma che nel vangelo รจ profondamente ambiguo. Spesso chi lo usa fa malestri.

Tu prendi le distanze anche dal โ€œbuonoโ€, rimandi a Dio. Questo uomo chiede come โ€œereditareโ€ la vita eterna. รˆ una bella domanda. La vita eterna รจ una cosa da figli. Di per sรฉ si puรฒ solo ereditare. Non acquistare, nรฉ ricevere in regalo.

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Il percorso che Tu gli indichi non รจ nulla di nuovo, quasi a dire che a nessuno รจ mai stato precluso lโ€™accesso a questa ereditร . Non a caso i sei comandamenti della legge che tiri in ballo sono quelli che non richiedono unโ€™esplicita adesione di fede. Ogni buon maestro in ogni tempo e in ogni luogo li ha, in qualche modo, ribaditi.

รˆ realistica lโ€™affermazione di questโ€™uomo, di averli osservati fin dalla giovinezza? Dipende da cosa significhi โ€œosservareโ€. Tecnicamente il verbo descrive un atteggiamento di vigilanza che รจ quello del pastore, o della sentinella. Non prevede che la norma di cui si parla sia perfettamente adempiuta, cosa ovviamente impossibile.

I due verbi successivi sono commoventi: Tu lo guardi, concentrandoti su di lui. Lo ami – i dizionari traducono il verbo โ€œagapaoโ€ come โ€œinnamorarsi in senso sociale e moraleโ€-. E lo inviti a seguirti, come hai fatto con i discepoli. Con una differenza: quelli di cui il vangelo racconta la vocazione hanno lasciato tutto senza bisogno che fossi Tu a dirglielo. Questa volta va male. A lui che torna triste con il volto cupo. Probabilmente perรฒ piรน a Te, il fallimento รจ piรน Tuo.

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Il problema รจ che questโ€™uomo cerca lโ€™ereditร  della vita eterna. Non cerca Te. A questo punto troviamo il secondo passo, quello del cammello e della cruna dellโ€™ago. Mettiamo pure che ci sia una porta di Gerusalemme con quel nome. Il senso rimane nel paradosso legato allโ€™impossibilitร  di un ricco di entrare nel Regno.

Una consapevolezza che risulta evidente dalle parole dei discepoli: siamo tutti, tutti, in un modo o nellโ€™altro, ricchi. Quindi esclusi dalla salvezza.

Ora cโ€™รจ un secondo sguardo Tuo, identico a quello che hai rivolto allโ€™uomo di prima. Poi la chiave di volta di tutto il brano: certo che รจ impossibile che i ricchi entrino nel Regno. Con le loro forze. Ci si entra solo perchรฉ lo rende possibile il Dio che compie meraviglie! Tutte queste Tue parole – attenzione! – sono al presente indicativo: le stai dicendo a noi, ora.

Il terzo passo: Pietro si assume il ruolo di colui che โ€œiniziaโ€ a ricordarti la fatica che facciamo a seguirti. Vuole dire che continuerร  a farlo. Ma anche lโ€™esperienza del discepolato ci rende invece in qual certo modo ricchi. Della ricchezza piรน grande. Costituisce titolo valido per lโ€™ingresso nella vita eterna solo se significa affidarsi a Te. Il Dio che ci salva.

Terminiamo con unโ€™ultima considerazione. Alcuni anni fa alcuni amici ci facevano notare di non aver mai realmente ascoltato le Tue parole sul โ€œcento volte tanto, giร  oraโ€. Non possiamo essere cristiani dimenticandolo.

don Claudio Bolognesi

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