Riflessione al brano del Vangelo del giorno a cura di don Claudio Bolognesi.
Dal Vangelo di oggi:
“Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto?
Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?” (Gv 8,53)
Il problema è proprio lì.
Se non sei più grande di Abramo siamo spacciati.
Siamo tutti prigionieri della morte.
Ma se Tu Sei il Dio di Abramo abbiamo ancora una speranza.
A patto di volerla usare, di scommetterci sopra.
Di non accontentarci di Abramo.
Anche il meglio del meglio a noi non basta:
abbiamo bisogno di Te.
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Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 51-59
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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