Dal Vangelo di oggi:
“Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva”. (Mc 4,38)
Anche a noi sembra a volte di essere lì lì per affondare.
Nei nostri percorsi personali. In ciò che vediamo attorno a noi.
Nelle nostre comunità.
Dobbiamo scegliere tra il dubbio che in realtà non te ne importi niente
e il lasciarci contagiare dalla Tua serenità.
Se Tu sei sulla barca, noi ce la facciamo.
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4, 35-41
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore