Il vangelo in casa, con don Carlo Vassalli, Gordola
V Domenica del tempo Ordinario
Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16
Essere luce, il destino dei giovani
di Cristiano Proia
Il “Discorso della montagna” è un celeberrimo sermone di Gesù, riportato nel Vangelo di Matteo. Se ne parla nel commento delle scritture scelte per questa domenica, affidate per la trasmissione televisiva “Il Vangelo in Casa” di Caritas Ticino a Dante Balbo e – per questo mese di febbraio – a don Carlo Vassalli, giovane sacerdote fresco di nomina a vicario nella parrocchia di Gordola. È interessante notare come il termine sermone (sostanzialmente, un’orazione di argomento sacro) derivi dal latino serĕre, ossia intrecciare: in questo caso, parole e temi di uno dei cinque discorsi ritenuti fondamentali nella predicazione di Gesù.
«Quei discepoli, sale della terra e luce del mondo, siamo noi» esordisce don Carlo «dobbiamo essere portatori di una luce che frammenti il buio ma che, nel contempo, non accechi. Penso ad esempio alle mille candele accese a Roma, durante la Giornata Mondiale della Gioventù del Duemila: per Giovanni Paolo Secondo noi eravamo sentinelle del nuovo millennio».
Un’esperienza, quella con i giovani, che per don Carlo prosegue ora in parrocchia, oltre che in diocesi, nell’insegnamento a scuola, con il catechismo. «È una responsabilità: nel cammino fede e vita che proponiamo, cerchiamo di far capire ai ragazzi che in realtà non siamo legati a grandi ricette per essere felici, ma alle cose semplici ed autentiche della vita. Come ad esempio le esperienze di comunità o in genere il rapporto con gli altri. Nonostante ci sia sempre (e, in un certo senso, ci sia sempre stato) chi persevera nella sfiducia nei giovani, noi continuiamo ad essere convinti che nella Chiesa sia fondamentale insaporire di significato la vita nascente, e dare luce alle nuove generazioni».
Produzione Caritas Ticino
Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
La tua luce sorgerà come l’aurora
Dal libro del profeta Isaìa
Is 58, 7-10
Così dice il Signore:
«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 111 (112)
R. Il giusto risplende come luce
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.
Seconda Lettura
Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 2,1-5
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Voi siete la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore