don Carlo De Marchi – Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2020

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Allargare la giustizia

Piรน volte nel Vangelo qualcuno si avvicina a Gesรน e gli rivolge una domanda esplicita su quale sia il nostro dovere: โ€œcosa devo fare?โ€. Si tratta di una domanda autentica e importante, che il Maestro non rifiuta: al contrario, Gesรน afferma di non essere venuto per โ€œabolire la Leggeโ€ e che neppure i suoi โ€œminimi precettiโ€ vanno disprezzati (Mt 5, 17.19).

Una cattiva interpretazione di queste parole ci potrebbe far cadere in un atteggiamento doveristico e minimalista, e a porci domande come queste: fino a che punto posso trattare con indifferenza mia suocera senza peccare? Quanto posso evadere le tasse senza rubare? Devo proprio rispettare sempre il codice stradale oppure a questโ€™ora, senza trafficoโ€ฆ

Il Signore rifiuta in modo netto questo atteggiamento minimalista e per prima cosa sposta lโ€™attenzione dai minimi e dagli obblighi fondati sul senso del dovere allโ€™orizzonte della felicitร  e del dono, che si condensa nelle Beatitudini. E subito dopo parla con unโ€™autorevolezza inaudita (usando una formula che ripete ben quattro volte: โ€œavete inteso che fu dettoโ€ฆ ma io vi dicoโ€) e corregge e completa i dieci comandamenti. E afferma per esempio che non basta limitarsi a โ€œnon commettere adulterioโ€ (Mt 5, 27), perchรฉ ognuno di noi รจ chiamato a prendersi cura e a proteggere ogni persona che incontra senza โ€œdesiderarlaโ€, cioรจ senza mai usarla come se fosse un mero strumento. Non รจ sufficiente โ€œnon uccidereโ€, magari tranquillizzandoci la coscienza dicendo che โ€œio in realtร  non faccio male a nessunoโ€: siamo tenuti ad accogliere con amore il prossimo, a cominciare dai vicini e proseguendo, almeno con lo sguardo, anche con gli sconosciuti che incontriamo per caso in metropolitana.

La caritร  infatti รจ โ€œun generoso traboccare della giustiziaโ€ e per accogliere con amore ยซci vuole molta finezza, molta delicatezza, molto rispetto, molta affabilitร . In una parola, occorre seguire il consiglio dellโ€™Apostolo: โ€œPortate i pesi gli uni degli altri, cosรฌ adempirete la legge di Cristoโ€ (Gal 6, 2). Allora sรฌ; allora vivremo pienamente la caritร , allora osserveremo il comandamento di Gesรนยป (san Josemarรญa Escrivรก).

Quando incontro una persona, non sono tenuto soltanto a un comportamento corretto, a non urtarla nella fretta o a evitare di litigare al semaforo o sui social (che giร  comunque non sarebbe cosa da poco). Sono tenuto a trasmetterle un poโ€™ di affetto e di gioia.

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Un personaggio del romanzo di Muriel Barbery, Lโ€™eleganza del riccio ยซfa tutto con gentilezzaยป cioรจ con quel ยซmodo di fare che dร  allโ€™altro la sensazione di esserciยป. La cortesia, la gentilezza, lโ€™affabilitร  sono un vero e proprio dovere di giustizia, di umanitร  nei confronti del prossimo, che parte dal riconoscimento del suo essere persona.

Nel capitolo 5 di Matteo Gesรน ha definitivamente allargato i confini della giustizia, rendendola inseparabile dallโ€™amore attento e delicato verso tutti, compresi i suoceri e i passanti. Allargare la giustizia comporta una vera e propria rivoluzione nei rapporti quotidiani: รจ la rivoluzione del Vangelo.

Fonte

A cura di don Carlo De Marchi


Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide

Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร  dove vuoi tendi la tua mano.

Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร  dato ciรฒ che a lui piacerร .

Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.

I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.

A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. Beato chi cammina nella legge del Signore

Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.

Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.

Seconda Lettura

Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria

Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi

1 Cor 2,6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.

Nessuno dei dominatori di questo mondo lโ€™ha conosciuta; se lโ€™avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma, come sta scritto:

ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย  lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร  di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.

Dal Vangelo secondo Matteoย 
Mt 5, 17-37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieli.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โ€œStupidoโ€, dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โ€œPazzoโ€, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna.

Se dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto dโ€™accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโ€™avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino allโ€™ultimo spicciolo!

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.

Fu pure detto: โ€œChi ripudia la propria moglie, le dia lโ€™atto del ripudioโ€. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโ€™adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร  del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore.

Forma breve:

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio.

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore