don Antonio Savone โ€“ Commento al Vangelo del 9 Settembre 2023

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Signori

โ€˜Il Figlio dellโ€™uomo รจ signore del sabatoโ€ฆโ€™

Per quanto desideriamo essere affrancati da vincoli, รจ come se non fossimo in grado di gestire lโ€™esperienza della libertร . Per questo preferiamo sentirci al sicuro solo attraverso una fitta casistica di prescrizioni e di norme che stabilisca sempre per noi ciรฒ che รจ permesso e ciรฒ che รจ proibito. Quella โ€œsignoriaโ€ che Gesรน rivendica per sรฉ non รจ una sorta di esenzione o di privilegio che lo dispensi dallโ€™osservanza della legge. รˆ, invece, un invito a saper accogliere e gestire la nostra libertร  come un ambito capace di esprimere quanto somigliamo a colui che ci ha creati.

Proprio grazie a quanto ci รจ stato donato attraverso il Figlio di Dio, siamo chiamati a discernere continuamente quali sono i cammini piรน adeguati da intraprendere, come fece Davide quando si trovรฒ nel bisogno. La libertร  non รจ il criterio per seguire il proprio capriccio ma il dono per intravedere i nuovi cammini della speranza di vita.

Se il Signore opera in giorno di sabato non รจ per fare il bastian contrario rispetto a quanto prescriveva la legge ma per restituire lโ€™osservanza di un precetto alla sua veritร . Il sabato, infatti, era memoria della grande bontร  di Dio e del bisogno di dire โ€œbastaโ€ a una logica produttiva e gustare, cosรฌ, il riposo stesso di Dio.

Il sabato non lo si osserva soltanto se ci si astiene dallโ€™operare ma se si รจ in grado di promuovere e alimentare la vita in se stessi e in coloro che ci sono affidati. Puรฒ accadere, infatti, che per lโ€™indisponibilitร  a misurarsi con gli orizzonti illimitati del vangelo si finisca per impedire la vita. Guai a una norma che sia soltanto un impedimento o una prigione e non un motivo per alimentare la relazione stessa con Dio e con i fratelli.

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