La fede delle briciole
Ne veniva da una intensa discussione riguardante le pratiche religiose: i farisei lo avevano redarguito perchรฉ i suoi discepoli prendevano cibo con le mani sporche senza attenersi alle prescrizioni antiche. Gesรน, pressochรฉ invano, aveva provato a far capire che il rapporto con Dio non รจ anzitutto una questione di mani pulite ma di un cuore sincero.
I farisei lo accusano, i discepoli non lo capiscono, la folla ascolta inerte la sua parola. Probabilmente quel suo ritirarsi era espressione del bisogno di un momento di tregua. E, invece, si ritrova di fronte a una donna dalla tenacia non comune e dalla insistenza umile, che lo porterร non solo a concedere ciรฒ che ella desiderava ma persino a riconsiderare la sua stessa missione costringendolo a cambiare progetto.
La situazione รจ a dir poco paradossale: quelli a cui aveva rivolto la sua parola o non lo capiscono (i discepoli) o lo attaccano (i farisei). Mentre qui, in un territorio pagano, dove non ha neppure parlato e dove continua a non parlare, cโรจ chi lo invoca e si affida a lui. In un territorio โconfessionaleโ Gesรน si ritrova di fronte โuomini di poca fedeโ, in un contesto pagano ha di fronte a sรฉ una โdonna dalla fede grandeโ, come riporta Matteo.
Gesรน non aveva trovato di meglio che allontanarsi dai luoghi della disputa religiosa dove si rischia di continuare a fare dellโaccademia. La donna gli farร capire che non basta uscire da un circolo religioso. Ben altra uscita resta ancora da compiere: quella di non chiudersi a Dio che gli sta parlando attraverso una parola tutta umana di chi, per delle divisioni di ordine storico-culturale, sembra non aver diritto a essere portavoce di Dio. Penso a quante parole โaltreโ che noi definiamo senza senso o solo vaniloqui Dio stia ancora usando per continuare a parlare alla nostra vita. Penso a quanti โdisobbedientiโ (per usare le parole di Paolo) si aprono allโaccoglienza del dono di Dio per vie insperate.
La fede della cananea ha molto da insegnare non solo allโuomo Gesรน ma a tutti gli uomini religiosi. Mi sembra di sentirla mentre attesta: โQuando la religione viene coniugata sul registro dellโappartenenza nazionale o di gruppo non poche volte finisce per esprimersi con accenti razzisti propri di chi si ritiene superiore e perciรฒ col diritto di disprezzare chi non puรฒ avere accesso a quella religione perchรฉ non puรฒ avere accesso a quella patria o a quel gruppo. Attenti โ sembra ripetere la fede di quella donna โ che Dio puรฒ diventare soltanto una copertura per il vostro bisogno di potere e di controllo. La forza di una religione, infatti, รจ proprio la debolezza della fede: quando questa รจ poca, il vuoto della fede corre il rischio di essere colmato con il rafforzamento di strutture o con un rito che non sembra piรน mettere in contatto Dio con lโuomo. Guai a voler catturare Dio allโinterno di uno schema: vi precludereste la possibilitร stessa che Dio possa ancora parlarvi come e quando a lui piaceโ.
Questa donna pagana che probabilmente non sa il credo ma sa il cuore di Dio e lo sa dal piรน profondo del suo cuore, travolge ogni esitazione attestando che la sovrabbondanza del dono di Dio non รจ certo bloccata dal rifiuto degli uomini e che lโabbondanza della tavola di Dio puรฒ saziare la fame anche dei piรน lontani. Basterebbero le briciole! grida la donna. Quali provocazioni in questa affermazione: basterebbero le briciole!
Questa donna ha creduto che di fronte a Dio ciรฒ che fonda, se cosรฌ si puรฒ dire, un qualche diritto รจ la sofferenza. La sofferenza viene prima di ogni altra ragione e di ogni religione.
La sua รจ una fede che, messa a dura prova, ne esce purificata e rafforzata, al punto da incantare Gesรน. Tale fede ci attesta che lโincontro con Gesรน non si realizza nella pratica stanca e abitudinaria di un cristianesimo considerato come unโereditร che ci troviamo fra le mani, ma si compie in un rapporto personale, sempre nuovo e sempre da rinnovare.
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