don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 7 Agosto 2023

365

Oltre la logica

Oltre la logica…

Il suo amico e precursore Giovanni era stato messo a morte nel carcere di Macheronte. Logica avrebbe voluto che Gesù si ritirasse – e l’intento era appunto quello – per farne il lutto e rielaborare gli ultimi eventi che lo riguardavano. Quella che stava vivendo doveva essere una vera e propria crisi accompagnata da un certo disorientamento. E invece si ritrova davanti una folla che con quel mettersi alla sua ricerca gli chiede di andare oltre la logica. E lui acconsente con la compassione di chi ha occhi e cuore per la fatica altrui.

Oltre la logica…

Logica avrebbe voluto che, al termine di una giornata che aveva segnato visibilmente la gente accorsa da Gesù, ciascuno fosse ritornato a casa sua provvedendo così al proprio bisogno di nutrirsi.

“Sensata” e per nulla inopportuna è la proposta che i discepoli avanzano. Tuttavia, in quel suggerimento, Gesù riesce a cogliere ben altro, e cioè la tentazione sottile che attraversa ogni generazione di uomini: l’incapacità a farsi carico della sorte degli altri in nome di una sbandierata carenza di risorse. Accadde quel giorno, accade in questi giorni: non abbiamo che cinque pani e due pesci.

Oltre la logica…

Cioè: non fermarti alle indagini. Non ridurre la vita a una inchiesta circa le opportunità o meno di alcuni interventi. Certo, ciò che i discepoli sottoponevano all’attenzione di Gesù non faceva una piega: era vero che fosse tardi come era vero che il luogo fosse deserto e che la folla fosse tanta e a disposizione non ci fossero che cinque pani e due pesci.

Oltre la logica…

Cioè: comincia a essere solidale. Non voler monetizzare tutto: non accade nulla nella vita, nei rapporti quando tutto è monetizzato (a tanto, tanto); tanto meno accade qualcosa di Dio quando esso è ridotto a prestazioni dietro compenso. Non voler rincorrere soluzioni magiche attribuite a chissà quale centro di potere: una via d’uscita è possibile là dove qualcuno comincia a non trattenere solo per sé e prova a far entrare l’altro e i suoi bisogni all’interno della propria attenzione.

Oltre la logica…

Cioè: fai attenzione che il voler moltiplicare le risorse non può accadere senza prima aver messo a disposizione ciò che sei e ciò che hai. Accade sovente, infatti, che si voglia moltiplicare senza dare. Ciascuno può accedere alla mensa della vita nella misura in cui ognuno è disposto a condividere.

Oltre la logica… con lo sguardo e il cuore di Dio. Quello sguardo e quel cuore, infatti, suggeriscono atteggiamenti che abbiamo disimparato a praticare. La gratuità e la responsabilità, anzitutto. Gesù aveva provveduto a nutrire quella folla del cibo del suo insegnamento: poteva bastare. E invece anticipa persino la richiesta della folla facendosi carico di una domanda inespressa. Imparare ad avere attenzione per i volti di chi ci sta di fronte chiedendosi: che cosa ne sarà di loro se io non me ne faccio carico? Troppo spesso – a me pare – la domanda che affiora nel nostro cuore prima che sulle nostre labbra è: che ne sarà di me se io mi assumo il peso di questa situazione? Era, in fondo, la domanda che segretamente si erano posti i discepoli pur attingendo a un sano realismo. In questo modo ci sembra di salvare la nostra vita: in realtà l’abbiamo già persa. Ci siamo privati, infatti, della possibilità che tanti possano essere saziati e che ne avanzino ancora dodici ceste piene. Colui che tutto ti chiede, tutto restituisce, in abbondanza.

Nulla, tuttavia, può essere moltiplicato se prima non abbiamo accettato di condividere.

FONTE
CANALE YOUTUBE
TELEGRAM