don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 6 Settembre 2022

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Chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici’…

A lungo abbiamo accostato pagine come questa come pagine che danno inizio soltanto ad una comunità gerarchica di discepoli, come se tutto si riducesse all’istituzione di un gruppo ben preciso, circoscritto…

Era davvero solo questo ciò che l’evangelista voleva raccontare? Non si tratta piuttosto del racconto di una passione condivisa?

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Essa è il racconto di cosa è accaduto quel giorno quando hanno incontrato un uomo che li aveva affascinati perché aveva loro comunicato la magia di un progetto di vita, li aveva resi partecipi di una sfida osata e perciò aveva sovvertito il ritmo scialbo di un quotidiano ripetitivo. Chi di noi non ha mai subito il fascino di una persona che ha provato a stare di fronte alla vita con un atteggiamento non comune, qualcuno che ci ha trasmesso proprio la forza della vita e, magari anche solo per un attimo, ci ha fatto intravedere possibilità a noi sconosciute?

Io tra quelli, se penso al fascino esercitato su di me ancora bambino (avevo appena 6 anni) dal “mio” don Vito (il mio parroco), uomo dalla porta del cuore aperta a chicchessia. Quel giorno – attestano gli evangelisti – è accaduto qualcosa di simile.

Quel giorno, infatti, è accaduta la condivisione di un sogno non l’organizzazione di un gruppo. Quel giorno sono nati legami, sono state condivise sensibilità e passioni attorno a un sogno che li accomunava.

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Quel giorno segnava non la fine di un percorso ma la volontà di mettersi in gioco comprendendo qualcosa di nuovo su di sé, proprio mentre si rendevano disponibili a comprendere in maniera diversa qualcosa del loro Dio. Quel giorno furono chiamati a rivedere la loro teologia e pertanto il modo di intendere la vita, il lavoro, le relazioni.
Quel giorno, infatti, grazie allo sguardo di Gesù tutto particolare, unico, impararono anzitutto a riconoscere la vita, l’autorevolezza che essa possiede. Dio le conferiva diritto di parola…

Furono lo sguardo e il sogno che Gesù condivise, ad esercitare un fascino su quegli uomini rudi, non già delle dichiarazioni.

Autore: don Antonio Savone

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