Il bacio e le lacrime
Era stato duro il colpo accusato dai discepoli in quel drammatico venerdรฌ santo. Sebbene avessero preso la via della fuga, non era facile voltare pagina. Il cuore abbondava di ferite e la mente di ricordi, su tutto capeggiava amara la delusione della sconfitta.
Ci vuole tempo per rielaborare il lutto ed entrare in un nuovo ordine di cose. Ne sa qualcosa Maria di Magdala: il suo muoversi di buon mattino traduce il bisogno di rendersi conto, di mentalizzare e, tuttavia, sebbene la luce del giorno stia giร avendo il sopravvento sulla notte appena trascorsa, il suo cuore era ancora avvolto dalle tenebre della morte. Non cโรจ sole che tenga per chi ha la morte nellโanima. Infatti, sebbene giร operanti i segni della risurrezione, il suo cuore conosce non poche resistenze. Tra non molti giorni, analoga sarร lโesperienza di Tommaso. Solo la tenerezza del maestro riuscirร a sciogliere le resistenze, non giร lโevidenza dei segni che pur essendoci non si impongono come evidenti per tutti. La luce brilla ma qualcuno non la vede, Cristo รจ risorto ma qualcuno continua a piangerlo. In Maria cโรจ il ricordo di Gesรน ma manca la memoria viva della sua presenza che solo la voce del Signore sarร in grado di ridestare.
Quando si ha la notte nel cuore, la lettura del reale รจ distorta. I segni ci sono: la luce del nuovo giorno, la pietra rimossa, la tomba vuota, ma Maria continua a leggerli secondo la prospettiva naturalissima del trafugamento del cadavere e, perciรฒ della vittoria della morte. Accade che il vedere sia un vedere in superficie e che scambi i segni di vita in segni di morte. Tantโรจ che si affretterร a raggiungere i discepoli ma semplicemente per recare ancora una volta un annuncio di morte: โHanno portato via il Signore dal sepolcroโ. La sua lettura delle cose condizionerร lโapproccio degli altri i quali si affretteranno ma solo per avere la conferma dellโaccaduto.
Quando il reale รจ letto in modo parziale o superficiale diveniamo anche noi annunciatori di un fallimento e motivo di ulteriore tristezza in equilibri giร precari. La trappola del voler concludere subito irretisce Maria di Magdala al punto da non riuscire ad analizzare le cose con maggiore luciditร e senza fretta. Tutto sembrava darle ragione: chi aveva messo a morte il Signore, ne avrร anche trafugato il corpo. La lettura a rovescio dei fatti genera tristezza la quale si manifesta in annuncio funebre con il bisogno di un capo di accusa. Finiscono cosรฌ tanti dei nostri rapporti, come รจ noto. A volte la nostra fantasia ci fa elaborare discorsi che non fanno una piega ma che, purtroppo, hanno una base di partenza fuorviante.
Il discernimento del reale necessitร di tempo e di serenitร interiore perchรฉ nessuno diventi profeta di sventura con letture approssimative di ciรฒ che, invece, il Signore vorrebbe imparassimo a leggere nella giusta luce.
Assai diverso il cammino di Pietro e Giovanni, รจ un cammino condiviso, come se avessero bisogno che lโuno avvalori la lettura dellโaltro. La meta รจ identica ma il passo รจ diverso: รจ piรน affrettato quello di chi ha la consapevolezza dellโamore del Signore, quello che non ha conosciuto vie di fuga ma รจ rimasto saldo fino in fondo senza vacillare. A farci correre in modo adeguato, infatti, non รจ mai lโansia delle cose da adempiere ma la certezza che il Signore ha toccato il nostro cuore. Chi รจ abitato da questa certezza non ha paura di compiere il primo passo, di mettersi in gioco. Arriva per primo chi ama per primo.
Giovanni non impone il suo passo: la sua รจ la corsa di chi precede quasi ad indicare il cammino. Cโรจ una bella differenza, infatti, tra il voler tagliare il traguardo per primo come a rimarcare la distanza dallโaltro e lโarrivare per primo come a segnare un itinerario.
Giovanni, pur arrivato per primo, sceglie di mettersi da parte. Chi ama veramente lo si vede nella sua umiltร . Chi ama, infatti, gioisce per gli obiettivi che lโaltro raggiunge, anche se sei tu lo sprone del suo incedere. Pietro, perรฒ, ha bisogno di Giovanni per leggere i segni: egli, infatti, vede e crede e, poichรฉ ama, รจ in grado di leggere in profonditร quello che immediatamente potrebbe essere letto in modo errato.
Solo chi ama, infatti, riesce a vedere ciรฒ che rischia di restare sepolto sotto il cumulo di una lettura pregiudiziale. Solo Giovanni รจ in grado di farlo perchรฉ รจ lโunico ad aver conosciuto la perseveranza di un amore che non conosce arresti neppure di fronte allโevidenza della tenebra e della morte.
Per gentile concessione di don Antonio Savone dal suo blog | CANALE YOUTUBE | TELEGRAM
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