don Antonio Savone โ€“ Commento al Vangelo del 29 Giugno 2022

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Vie diverse di sequela dellโ€™unico Maestro. Solo la fantasia dello Spirito poteva mettere insieme persone cosรฌ distanti lโ€™una dallโ€™altra.

Pietro chiamato sulle rive del lago alle prese con il suo mestiere di pescatore, Paolo dalle derive del suo integralismo religioso. Cosรฌ diversi da conoscere lโ€™uno nei confronti dellโ€™altro lo scontro aperto ma anche lโ€™ammirazione piรน sincera.
Pur partendo da condizioni di vita molto differenti entrambi sono accomunati dallโ€™esperienza di un Dio che prima ancora di scioglierli dalle catene di una prigione li introduce in un cammino di progressiva liberazione dalla paura e dalle precomprensioni e pregiudizi che portavano con sรฉ.

Due che hanno conosciuto la fatica della fede. Proprio come ogni uomo sulla terra. Difficile credere a un Messia contraddetto, nel caso di Pietro. Arduo, in quello di Paolo, continuare ad annunciare il Vangelo quando piรน nessuno ti resta accanto โ€“ neanche i tuoi fratelli nella fede โ€“ e i risultati sembrano smentire il senso della tua opera.
Pietro che pure รจ testimone entusiasta della fede in Cristo a Cesarea di Filippo โ€“ in condizioni non avverse, dunque โ€“ la rinnega nella notte della passione quando non riconoscerร  piรน il suo Maestro.

Paolo che sulla via di Damasco accetta di essere disarcionato da quel Gesรน che stava perseguitando, conoscerร  presto lโ€™emarginazione e il silenzio prima di essere riconosciuto come annunciatore instancabile del vangelo del regno. Gli sarร  costata cara la fedeltร  al suo Signore se, nel rileggere la sua vicenda, la collocherร  proprio allโ€™insegna dellโ€™essere riuscito a conservare la fede. Quale forza evocativa racchiude il fatto di guardare alla propria esistenza non misurando i risultati raggiunti o i consensi ottenuti o i fallimenti registrati ma semplicemente affermando di essere rimasto credente!

A caro prezzo la loro fede non solo perchรฉ conosceranno entrambi lโ€™esperienza del martirio ma perchรฉ continuamente sollecitati a misurarsi con la rivelazione di un Dio mai circoscrivibile nelle ordinarie categorie di approccio al reale. Prima che essere strappati a un contesto di vita Pietro e Paolo sono strappati alle loro fedi. Strappati alla loro tradizione religiosa. Pietro a fatica dovrร  riconoscere di rendersi conto che Dio non fa preferenze di persone. Quanto gli sarร  costato acconsentire al fatto che il regno di Dio potesse essere aperto anche a dei non ebrei! Di lรฌ a poco, infatti, sotto le pressioni della comunitร  ritratterร  anche quella che era una apertura entusiasta sulla larghezza del cuore di Dio. Sarร  necessario lโ€™intervento e la resistenza di Paolo perchรฉ Pietro possa ricredersi.

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Il loro andare geografico per i territori allora conosciuti credo possa essere letto  come simbolo di una itineranza alla quale avevano acconsentito anzitutto nel loro mondo interiore, lร  dove piรน forti sono le resistenze a misurarsi con lโ€™inedito. Non si muove un passo fuori di noi se non si รจ disposti a compierlo anzitutto dentro di noi.

Mi pare di poter individuare proprio nellโ€™acconsentire a modificare il loro immaginario su Dio il punto di forza su cui poi si รจ dispiegata, pur nella diversitร  dei percorsi, la loro vicenda. Continuamente rovesciati nelle loro categorie di approccio al reale da un Dio dalla logica capovolta e che su di loro vorrebbe costituire una comunitร  cristiana come luogo di criteri rovesciati: luogo in cui i primi sono gli ultimi, il potere รจ il servizio, il tradimento puรฒ dischiudere addirittura una rinnovata fedeltร .

Credo sia questa la sfida consegnata a noi comunitร  cristiana: la capacitร  di riconoscere nelle trame della nostra storia la rivelazione di un Dio capovolto alla quale acconsentire anche a costo di mettere in gioco un nostro sistema di pensiero.

Vite, poi, quelle di Pietro e Paolo attraversate dalla passione di rendere ragione della speranza  che aveva acceso la loro esistenza e perciรฒ spezzate come quelle del loro Maestro. Vicende, le loro, a cui bastava la consapevolezza di un Dio che rimane vicino anche se non risparmia la possibilitร  che lโ€™annuncio possa essere contraddetto: il Signore, perรฒ, mi รจ stato vicino โ€“ attesta Paolo in 2Tm 4,17 โ€“ e mi ha dato forza perchรฉ per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggioโ€ฆ Uomini abbandonati e sotto processo (processo che finirร  male) e che, tuttavia, vedono compiersi il Regno di Dio. Capaci di contemplare lโ€™opera di Dio anche quando le circostanze sono mediocri o addirittura avverse, senza mai abbandonarsi a rivalse.

Non gente che consegna soltanto una dottrina ma fratelli disposti ad essere segno con la loro vita della irrevocabile vicinanza di Dio ad ogni uomo. Cosรฌ la comunitร  cristiana. Segno della prossimitร  di Dio. Anche in questo nostro tempo, anche allโ€™uomo che sono io.

AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM