don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2022

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A Pasqua sono solito rivolgere al Signore questa preghiera-augurio: โ€œConcedimi Signore di โ€œfare Pasquaโ€ passando dal voler imbalsamare il corpo morto del mio passato al riconoscere i segni del nuovo che giร  germoglia in meโ€. Perchรฉ? Perchรฉ la vicenda di Gesรน, la vicenda di Pasqua รจ lรฌ a ricordarci che cโ€™รจ il rischio di accostare la vita con una sorta di lettura delle cose a metร . Ci ritroviamo sovente come sommersi dal buio, come se stessimo attraversando una lunga interminabile notte. E quello che piรน ci rammarica รจ il fatto che a Dio sembra non importare nulla di questo buio e di questa notte. Ma la Pasqua viene proprio a ricordarci che la nostra fede e la nostra speranza nascono dalla certezza che Dio veglia sulle nostre notti.

Tante volte sembra che Dio dorma. โ€œPerchรฉ dormi, Signore? Non tโ€™importa che moriamo?โ€. E invece vegliava.

  • Sembrava dormire nella notte del nulla prima della creazione. E invece vegliava. E lโ€™uomo vide la luce.
  • Sembrava dormire quando Abramo fu chiamato a sacrificare il proprio figlio. E invece vegliava. E Abramo riebbe il figlio.
  • Sembrava dormire quando gli egiziani stavano per raggiungere gli ebrei nelle acque del Mar Rosso. E invece vegliava. E gli ebrei ritrovarono la loro libertร .
  • Sembrava dormire Dio quando Gesรน moriva sulla croce gridando: โ€œDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?โ€ . E invece vegliava: e dopo tre giorni il Figlio รจ risorto.

Le notti della veglia di Dio nella storia ci insegnano che noi sbagliamo a credere che Dio si sia addormentato solo perchรฉ il suo passaggio non avviene nellโ€™ora e nel modo in cui noi pretendiamo. Dio รจ un Dio che veglia. Tu continua solo ad avere fede, ripeterร  Gesรน a un papร  nel vangelo.

Quando il Cristo risorge nessuno lo vede risorgere. Tuttโ€™altro che spettacolo: รจ risorto e lo scambiano per il giardiniere, รจ risorto e lo scambiano per un viandante, รจ risorto e lo scambiano per un fantasma. Non puรฒ essere che anche in noi ci siano giร  i segni della risurrezione ma continuiamo a guardare le cose a partire dalla prospettiva vecchia e malata della morte? Ecco la preghiera-augurio di cui parlavo.

Quanta pace infonde in noi il sapere che appena risorto, il Signore Gesรน non ha parole di rimprovero per i suoi che pure lo avevano abbandonato! Appena risorto egli pensa a loro e a loro offre la pace come certezza di un perdono accordato in anticipo.

Non รจ forse una chiave di lettura quella che ci propone il vangelo odierno quando dice che โ€œle donne corsero a dare lโ€™annunzio ai discepoli. Ed Ecco Gesรน venne loro incontroโ€? Lo si riconosce se giร  i passi accettano la proposta di mettersi in cammino, se gli occhi cominciano a scrutare piรน in profonditร  non accontentandosi di una lettura rassegnata delle cose.
Nessun reporter ha mai fotografato la risurrezione. Nessuno ha portato prove oggettive e scientifiche. Ma ciรฒ che la attesta รจ una vita attraversata dallโ€™amore non in luoghi o esperienze misticheggianti ma in quella Galilea che รจ la trama delle nostre giornate.

Una leggenda racconta che due bambini stavano pattinando su un lago congelato.
Era un pomeriggio nuvoloso e freddo e i bambini giocavano senza preoccupazione.
Allโ€™improvviso il ghiaccio si ruppe e uno dei due bambini cadde nellโ€™acqua.
Lโ€™altro bambino vedendo che il suo amico stava annegando sotto il ghiaccio, prese una pietra e cominciรฒ a colpire sopra con tutte le sue forze, riuscendo a romperlo e a salvare il suo amico.

Quando i pompieri arrivarono e videro quello che era successo, domandarono al bambino: โ€œCome sei riuscito a fare questo?โ€
Eโ€™ impossibile che tu abbia rotto il ghiaccio con questa pietra e con mani cosรฌ piccole!
Nello stesso istante apparve un vecchio e disse: โ€œIo so come ha fattoโ€.
Tutti domandarono: โ€œComeโ€? E il vecchio rispose: โ€œNon cโ€™era nessuno intorno a sรฉ per dirgli che non poteva farcela!โ€. (Albert Einstein).


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM