Nel contesto dellโultima cena era accaduto ai discepoli โ paradossale ma vero โ che Cristo, quel Cristo, non bastasse. A Giuda, non lโIscariota, che aveva chiesto perchรฉ mai non si rivelasse al mondo con potenza, con qualcosa, cioรจ, che finalmente costringesse gli avversari a piegare la testa, Gesรน aveva risposto facendo leva su tuttโaltri ingredienti.
Se uno mi amaโฆ ecco ciรฒ che fa la differenza: lโamore. Ma quale tipo di amore? Quellโamore che รจ in grado di vivere lโora del dolore come lโora in cui non ci si ritrae; quellโamore che continua a parlare e porre gesti di pace proprio mentre sta per scatenarsi una reazione di morte proprio contro di lui. Quellโamore che non pretende di imporre percorsi anche in nome di un bene da perseguire. Quando qualcuno si apre a questa esperienza, la Trinitร stessa si stabilisce nel suo cuore. Lรฌ Dio trova casa: sรฌ, perchรฉ anche Dio cerca casaโฆ Dio rimane lร dove il vangelo, lo stile del Signore Gesรน, รจ di casa, รจ moneta commerciale. Dio non trova casa lร dove si usa altra moneta corrente. Non importa che si celebrino sacramenti o si faccia chissร cosa: lรฌ Dio รจ estromesso.
Dio non forza, Dio non impone, non fa violenza: Dio ama. E proprio dellโamore รจ lasciare che lโaltro sia.
Se uno mi ama, osserverร la mia parola, e il Padre mio lo amerร e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. E queste parole non sono da riferire a chissร quale esperienza mistica. Gesรน lega questa esperienza allโamore: se uno ama veramente, accade proprio questo. Accade anche nei nostri rapporti umani: se uno ama, รจ come se lโaltro dimorasse stabilmente dentro di lui. E se lโaltro non dimora dentro di te, se non lo pensi, se non lo ascolti anzitutto dentro di te, se non gli parli dentro di te, se la tua dimora interiore รจ vuota, anche lโamore diventa parola vuota.
Senza questi riti del cuore, senza liturgie nel cuore, tutti i nostri riti e tutte le nostre liturgie ecclesiastiche, anche quelle meglio riuscite dal punto di vista della forma, diventano maschere del nulla. Direbbe Montale che noi finiamo per riempire il vuoto con lโinutile.
Chiamati anzitutto a inventare e custodire i riti del cuore.
E nella dimora del cuore รจ promessa una presenza, la presenza dello Spirito. Ma chi di noi รจ stato educato allโascolto di questo magistero dello Spirito?
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Gli uomini docili al magistero dello Spirito sono gli uomini che continuamente esprimono accoglienza: la loro porta รจ spalancata, i loro occhi sono abitati da visioni e i loro cuori accesi da progetti di universalitร .