don Antonio Savone โ€“ Commento al Vangelo del 11 Giugno 2021

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Dio ha un cuoreโ€ฆ รˆ di questo che ci parla lโ€™odierna solennitร . Certo, si tratta di una festa recente, istituita in seguito alle rivelazioni del Sacro Cuore a Santa Margherita Alacoque. Eppure รจ una festa che ha le sue radici nella Trinitร  stessa.
Dio ha un cuoreโ€ฆ e lo manifesta come? Proprio come faremmo noi: individuando qualcuno a cui legarsi per sempre. Dio, infatti, sceglie un popolo a cui appartenere in maniera unica perchรฉ tutti gli altri popoli possano conoscere ciรฒ che Egli vorrebbe compiere con ogni uomo. Israele diventa il segno di come Dio voglia stabilire con ciascuno di noi un legame forte e personale, un vincolo cosรฌ saldo che nulla potrร  mai spezzare.
Il Signore si รจ legato a te perchรฉ ti amaโ€ฆ

Un amore che ha la sua linfa nella gratuitร : Israele non avrebbe caratteristiche di importanza, di forza o di numero. รˆ addirittura il piรน piccolo fra tutti i popoli. La sua grandezza sta nel fatto che il Signore ha posato su di lui il suo sguardo e a lui ha consegnato il suo cuore. Il segno piรน vero di questo amore รจ la liberazione dalla condizione di schiavitรน. Quale rivelazione per le nostre relazioni! รˆ amore quando allโ€™altro รจ riconosciuta la sua dignitร  ed รจ posto in condizione di vivere fuori da un regime di oppressione.

Quando Israele non conosceva se non unโ€™esperienza di schiavitรน, quel cuore trasforma la condizione del popolo in un grido accorato che lo porta ad intervenire per liberarlo. E Israele si scopre cosรฌ chiamato a fare suo il cuore stesso di Dio, a far sรฌ che il suo cuore sia sempre trasformato in un cuore di carne.

Dio ha un cuore e questa festa vorrebbe essere un invito a varcarne la soglia e prendervi dimora perchรฉ il nostro venga dilatato sulla misura del cuore di Dio. Anzi, il cuore รจ il punto prospettico da cui guardare il mistero di Dio. Vorremmo fare nostro il gesto del discepolo amato che prova a sostare sul petto di Gesรน quasi per cogliere le ragioni di quel cuore. In tal senso รจ vero il detto di Pascal: Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce (Pensieri, 146)

Un cuore appassionato, anzitutto. Un cuore cioรจ che pulsa, batte secondo la condizione del cuore dellโ€™uomo. รˆ la condizione dellโ€™uomo a dettarne i battiti piรน o meno veloci e a farlo fremere di compassione. Che bello sapere che il cuore di Dio pulsa secondo quanto io sto vivendo, secondo ciรฒ che sto attraversando. Ed รจ sempre un battere nel segno della tenerezza: un uomo puรฒ dare sfogo allโ€™ardore della sua ira ma non Dio.

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Un cuore che ha i tratti dellโ€™esperienza materna: ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. Cosรฌ attesterร  il profeta Osea. Ma paradossalmente piรน Dio manifestava segni di prossimitร , piรน essi si allontanavano da lui. Nonostante una dedizione incondizionata come puรฒ essere quella di una madre, non scontata รจ la risposta. E tuttavia il sentire della madre non รจ mai di ripicca o di rivalsa nellโ€™istante in cui il figlio dovesse opporre rifiuto.

Cuore trafitto perchรฉ non compreso. Addirittura rifiutato lโ€™amore che dal cuore promana. E tuttavia, pur sempre cuore spalancato, mai risentito, mai indurito. Non conosce preclusioni o esclusioni, tantomeno espulsioni. Anche quando รจ offeso quel cuore non smette di attendere. Ed รจ il sapere che in quel cuore cโ€™รจ sempre spazio per lโ€™attesa verso di me che io posso essere riscattato dalla resa al carattere irrimediabile del mio vagare lontano da lui.

Imparate da meโ€ฆ รจ lโ€™invito rivoltoci dal Signore Gesรน. Imparare dal cuore di Dio. Cosa dobbiamo imparare? Lโ€™umiltร  e la mitezza: il giusto sentire di sรฉ e il lasciare che lโ€™altro sia. Scuola difficile da frequentare ma quanto feconda se non vogliamo che le relazioni si trasformino in prevaricazioni reciproche!


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM