Sulla tua parolaโฆโ
Accade sovente di ritrovarsi come ad un punto morto. Quasi con evidente senso di disfatta, ci tocca rivestire i panni (molto stretti, peraltro) di chi, ancora una volta, deve raccogliere i cocci di energie profuse a iosa ma senza alcun risultato se non quello amaro del fallimento. Iniziative su cui si contava come punti di svolta, progetti accarezzati come risolutori, occasioni intraviste come favorevoli, persone che avevano tutta la parvenza di essere il volano di nuove possibilitร , non poche volte sono soltanto un ricordo risentito.
Tutto vorrebbe convincerci, una volta di piรน, che tanto nella partita della fede quanto in quella della vita, meglio tirare i remi in barca e smettere di frequentare soluzioni che sono tali solo nella fantasia, non giร nella realtร . Giร , perchรฉ se non lo avessimo ancora capito, la realtร รจ unโaltra, come confessa candidamente Pietro al suo Maestro: โabbiamo faticato tutta la notte, ma invanoโ. Bando alle illusioni: la realtร รจ che ci ha rimesso sonno e fatica. Per cosa, poi? Per nulla. Quando tutto ti va storto, non cโรจ preparazione o esperienza che tenga. La vita รจ solo questione di fortuna, ripetiamo noi che pure continuiamo a professare altro, accodandoci al coro di quanti ritengono che la vita non abbia alcuno sbocco ultraterreno!
E anche in un simile frangente (come in tanti altri, del resto), potremmo darci la mano con Pietro che registra con luciditร gli inutili tentativi di una pesca infruttuosa. Sembra quasi che tutto ci remi contro. Avessimo almeno un santo a cui votarci. Manco quello! Hai voglia a dire che รจ solo questione di buona volontร ! E siccome โ si dice dalle nostre parti โ il cane morde chi va giร con abiti rattoppati, cosa ci si puรฒ aspettare ancora?
Una sorta di pensiero fisso finisce per convincerci che la nostra vicenda non sta a cuore a nessuno. Manco a Dio. Tutto รจ soltanto un inutile inganno per tacitare domande e argomenti che se affrontati seriamente, metterebbero in discussione un intero apparato religioso e socio-culturale.
Tuttavia, a noi che lo sentiamo cosรฌ vicino, รจ Pietro stesso a dirci che qualcosa di diverso puรฒ accadere quando, pur nella sconfitta, qualcuno non ti umilia rimarcando il fallimento ma usa parole e gesti che ti lasciano intravedere una nuova feconditร , qualcuno che giร con la sua presenza permette di dire: sรฌโฆ maโฆ โAbbiamo faticato tutta la notteโฆ ma sulla tua parola getterรฒ le retiโ.
Le cose possono prendere una piega diversa quando qualcuno non ha paura di chiedere la disponibilitร di ciรฒ di cui sono capace: prestare una barca, appunto. E nonostante sia la barca di un peccatore, osi salirci sopra.
Proprio quello che continua a fare con noi il Signore ripetendoci che lโavventura umana non รจ mai una strada senza uscita. Ma forse รจ necessario non perdere di vista cosa voglia dire โavventuraโ: una โvicenda che si svolge in modo imprevisto e al di lร dellโordinarioโ (Pino Scabini). Per questo, persino una notte di pesca senza alcun risultato, come per Pietro, o una situazione di incertezza sul futuro, possono diventare lโoccasione di cui il Signore si serve per manifestarci la sua chiamata.
Lโavventura tra Dio e lโuomo inizia sempre cosรฌ: con lโosare chiedere ciรฒ di cui tu disponi. A Pietro chiede la barca, alla donna di Samaria chiederร la disponibilitร della sua brocca. Se accetti di sbilanciarti, gli occhi cominciano a intravedere frutti rimasti a lungo invisibili.
Prendi il largoโฆ ovvero, smettila di stare nella vita solo sulla base di calcoli e previsioni. Non bastano le nostre mappe come non bastano le nostre reti. Non รจ questione di esperienza o di bravura o di saperci fare.
ร questione di fede: si tratta di credere, infatti, che proprio le zone dโombra del nostro esistere e del nostro operare, sono i crocevia nei quali Dio ci attende perchรฉ decidiamo se ritirarci risentiti o osare ciecamente. Tra ragioni di Dio e ragioni dellโuomo: qui si gioca tutto. A noi la scelta, mai definitivamente compiuta.
Autore: don Antonio Savone
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