Tre cose in particolare mi colpiscono del vangelo di oggi e su queste ho fatto una lunga meditazione: li chiama a due a due; Giuda è tra i chiamati e la predicazione consiste nel “regno dei cieli è vicino”.
Li chiama a due a due: la chiamata è singola, personale. Quando Gesù ti chiama lo fa parlando al tuo cuore… ma se ti chiama per inviarti… se la chiamata è per l’evangelizzazione… per la testimonianza… per la missione… allora non può chiamarti da solo… ti chiama e ti invia come chiesa: questa è la potenza della fraternità… della comunità. Se vuoi andare veloce cammina solo… se vuoi andare lontanto cammina in gruppo… perché tra fratelli ci si custodisce… ci si aiuta… ci si conforta…
La solitudine e l’isolamento causano tanto danno… per te… e per la chiesa. Soli si soffre e nella sofferenza si fanno molti errori… la tua forza sta nella fraternità!
Giuda è tra i dodici: mi ha sempre colpito e in qualche modo preoccupato il fatto che Giuda fosse tra i 12. Ma volendo è anche giusto e coerente… sì, perché Gesù chiama ma non impone… ti lascia sempre libero anche di tradirlo!
E quindi… il fatto che ti sei sentito chiamato… il fatto che sei stato chiamato non fa di te un super uomo… non fa di te un protetto… non ti esime dall’errore…
Anche Giuda è stato chiamato… eppure l’ha tradito… non ti sentire arrivato… custodisci… proteggi… alimenta la tua vocazione… sempre… ogni giorno!
Il regno dei cieli è vicino: è l’annuncio da dare… ma più correttamente è l’esperienza da fare vivere… da testimoniare!
La gente è affamata e assetata di vedere il regno dei cieli già qui… e cioè una comunità che si vuole bene… che si stima a vicenda… che si sostiene… che cresce nella condivisione della fede e dei beni materiali…
Da questo ci riconosceranno… da come ci amiamo… altrimenti le nostre parole saranno inutili!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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