Proviamo a capire come un evento così prodigioso accaduto ad una donna unica nella storia della salvezza, possa dire qualcosa oggi a noi che per quanto possiamo essere bravi, belli e buoni, certamente non siamo santi come Maria.
Per comprendere come questa solennità possa parlare a noi, soffermiamoci su questo interessantissimo dialogo tra l’angelo (Dio) e Maria e in maniera particolare, lasciamoci coinvolgere dalla risposta di Maria, una risposta molto vicina a noi… molto vera… molto umana.
Maria, infatti, rimane molto colpita, “molto turbata”. Vivere bene… vivere concretamente la propria fede… vivere alla luce degli insegnamenti del vangelo… vivere lasciandoci sconvolgere dai piani di Dio… non solo non è facile… ma può anche turbare.
Insomma, tutti abbiamo dei progetti, ma spesso “la vita” ci mette di fronte strade diverse: desidero sposarmi e non trovo la donna o l’uomo adatto… desidero un figlio e non viene o viene diverso da quello che avrei voluto… ho studiato per un lavoro ma ne trovo uno diverso… e gli esempi potrebbero essere infiniti. E se non fosse semplicemente “la vita” ma Dio stesso a sconvolgermi i piani?
Altre volte, invece, ci troviamo ad avere piani sconvolti da altre situazioni non direttamente volute da Dio… pensiamo ad una grave malattia… pensiamo ad un torto subito, una cattiveria da parte di qualcuno, un tradimento… insomma, a volte ci troviamo a vivere situazioni complicate, difficili o di sofferenza causate anche da altri… e se Dio, in queste situazioni, mi chiedesse di viverle in un modo diverso da quello che vorrei?
Diciamolo chiaramente: Maria avrebbe potuto avere altri progetti, magari avrebbe voluto vivere in modo diverso il suo matrimonio con Giuseppe… magari avrebbe voluto anche più figli… chissà, forse avrebbe desiderato anche una femminuccia… ma Dio le chiede qualcosa di diverso… molto diverso…
Ecco perché è “molto turbata” e le domande che fa… manifestano un forte e normalissimo combattimento: “come avverrà” tutto questo? Come farò? Ce la farò? Sarò in grado? Saprò rinunciare ai miei progetti? Potrò vivere con questo lavoro diverso da quello che ho sempre sognato? Saprò vivere senza sposarmi? Sarò ugualmente felice con mio marito (o mia moglie) anche senza figli? saprò vivere questa malattia? Dubbi che manifestano, appunto, un normalissimo combattimento.
“Ecco… avvenga…”: Maria ci insegna non solo che il turbamento e il combattimento sono normali… ma ci fa capire anche che se vogliamo essere felici, veramente felici, occorre consegnarsi a Dio… occorre abbandonarsi… occorre lasciarlo agire nella nostra vita.
A volte la vita sconvolge i nostri piani e i nostri desideri, rispondiamo lasciando agire Dio.
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK | TELEGRAM
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