Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 7 Settembre 2022

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In un linguaggio tipicamente paradossale Gesù vuole trasmetterci una verità molto importante. 

Tutti sperimentiamo la sofferenza. Tutti passiamo dei momenti difficili, ma non tutti li viviamo allo stesso modo. 

La vera differenza tra chi crede e confida in lui e chi pensa di poterne fare a meno è che entrambi passano le sofferenze, ma chi crede vive la sofferenza con la certezza di essere consolato da Dio… con la certezza di non essere solo… con la certezza che Dio si fa trovare a chi lo cerca sinceramente. 

“… a chi lo cerca sinceramente…” proprio così. Permettetemi, infatti, di specificare una cosa che ritengo molto importante… chi cerca Dio SOLO nella sofferenza, non lo riconosce. Per riconoscerlo occorre prima conoscerlo… conoscere il Suo linguaggio… il Suo modo di rendersi presente…

Spesso, infatti, pensiamo e trattiamo Dio come il genio della lampada… come un amico immaginario… come il nostro servitore che DEVE fare quello che noi gli diciamo (anche se in preghiera)… non è proprio così… nella relazione con Dio dimentichiamo che non dobbiamo farci un Dio a nostra immagine e somiglianza… ma che siamo noi a Sua immagine e somiglianza… e dimentichiamo che prima di essere un Dio-orecchio che deve ascoltare le nostre richieste… è un Dio-Parola che parla a noi e siamo noi che dobbiamo ascoltarlo… conoscerlo per poi riconoscerlo. 

Per riconoscere Dio nella sofferenza devi frequentarlo nella tua vita quotidiana

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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

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