La meditazione del vangelo di oggi suscita dentro di me tante provocazioni che cercherò brevemente di condividere qui.
1- Prima di tutto mi colpisce molto positivamente la capacità di risolvere i problemi dei barellieri. Si capisce, da quello che fanno e da come lo fanno, quanto forte fosse la loro convinzione… la loro fede in Gesù… il loro affetto per la persona che portavano.
Se ci tieni ad una cosa (e\o ad una persona)… se ne comprendi l’importanza… fai di tutto. Diventi geniale… creativo… investi del tempo… delle risorse… delle energie…
2- Gesù per la loro fede guarisce il paralitico. Proprio così… del paralitico non si sa niente… il paralitico sembra anche muto… il paralitico, per certi versi, gode i benefici della fede dei suoi amici.
Insomma… la tua fede non è solo per te… la tua fede arriva anche ad altri… la tua fede è importante… ha un risvolto concreto tra le tue amicizie… tra le tue frequentazioni… tra le tue relazioni…
3- Il perdono dei peccati. È questo il centro del vangelo… è questo il focus. Non è la guarigione fisica, quella è sicuramente più spettacolare… ma il perdono dei peccati è sorprendente.
Purtroppo abbiamo ridotto questo perdono ad una semplice eliminazione psicologica del senso di colpa. È un sacramento, ormai, da fare alla svelta… spesso poco prima della messa… senza neanche preparazione… con la sola idea di vomitare anche male i peccati… a denti stretti… aspettando l’abracadabra che possa toglierci i sensi di colpa.
Abbiamo ridotto tutto il senso della riconciliazione… di questo sacramento fondamentale… importantissimo. L’abbiamo ridotto ad una semplice lavatrice della coscienza… dimenticando il valore salvifico… la grazia sanante e santificante… l’energia vitale che rinnova tutta la persona… abbiamo perso di vista la santità.
4- Prese il suo lettuccio e tornò a casa sua. Perché lo prese? Poteva lasciarlo là.
In realtà lo prende perché quel lettuccio diventerà la memoria grata di avere incontrato il Signore. guardando il lettuccio… non si ricorderà più della sofferenza della malattia… ma della gioia di essere stato guarito e perdonato.
Il lettuccio è una cicatrice della quale sei addirittura fiero perché non ti ricorderà più il dolore… ma la guarigione!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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